Ucraina: il Papa si rivolge all'Europa e invoca un “impegno coeso per la pace”
Riunione dei 27 leader, oggi, al Consiglio Europeo. In avvio di lavori il Segretario Generale dell'ONU avrebbe rimarcato i rischi di un isolamento della Cina
Pare sia ormai unicamente il Vaticano, a spendersi davvero per il dialogo. Ma è una voce nel deserto. Il Papa si è rivolto oggi all'Europa, misurando le parole; pur facendo trasparire piuttosto chiaramente il proprio pensiero. Alla risposta solidale al popolo ucraino – ha sottolineato Francesco - “dovrebbe corrispondere” un impegno “coeso per la pace”. Non casuale, ovviamente, l'utilizzo del condizionale; vista la linea di Bruxelles. Nei giorni scorsi l'Alto Rappresentante Borrell aveva apertamente auspicato un cambio di “brand” dell'Unione, per irrobustirne le capacità militari.
Vagamente orwelliano, inoltre, l'utilizzo del Fondo europeo per la Pace, per le forniture di munizioni a Kiev. E ciò a fronte di un progressivo spostamento ad est dell'asse politico dell'UE. A dettare la linea paiono ora Paesi con posizioni massimaliste sul dossier ucraino. In primis baltici e scandinavi, i cui leader si sono riuniti questa mattina, per coordinarsi in vista del Consiglio Europeo odierno. Iniziato poi con l'intervento del Segretario Generale dell'ONU Guterres. Sempre più assertivo, poi – in ottica anti-russa -, il Regno Unito, in tandem con la Polonia.
La visita a sorpresa del principe William sembra testimoniare la profondità di questi rapporti. Mentre continua a suscitare reazioni scomposte, a Mosca, la decisione di Londra di fornire all'Ucraina proiettili all'uranio impoverito. “I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l'umanità sull'orlo di un Armageddon nucleare”, ha tuonato l'Ambasciatore russo Antonov. Quanto alla situazione sul campo, l'Intelligence britannica prevede una proiezione degli invasori verso Kupyansk: hub logistico nella regione di Kharkiv. Nel Donbass intanto resta alta la pressione su Bakhmut ed Avdiivka. Pure gli ucraini avrebbero ripreso l'iniziativa, ma più a sud, nella oblast di Zaporizhzhia; dove pare stiano ammassando truppe e mezzi corazzati. Un piccolo avanzamento è stato confermato nelle scorse ore anche da fonti filo-russe.
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