GUERRA

Ucraina: infuria la battaglia a Soledar, mentre nel Paese è ancora emergenza energetica

È desolante lo scenario che si vede dalle immagini satellitari: Soledar, città mineraria del Donetsk, pesantemente bombardata sin dall'inizio della guerra, è rasa al suolo. È lì che si combatte, mentre le truppe di Putin e i mercenari di Wagner tentano anche di accerchiare Bakhmut, altro fronte caldo 10 km a Sud. Secondo i filorussi nella zona restano ormai solo sacche di resistenza, mentre per Kiev la città non è stata ancora conquistata e “i russi – accusa – si muovono direttamente sui corpi dei loro caduti”. È allarme poi per gli oltre 500 civili rimasti a Soledar, tra cui 15 bambini: impossibile evacuarli a causa dei combattimenti in corso.

Il sistema energetico ucraino intanto continua a sperimentare un significativo deficit, a causa del clima più freddo, che ha obbligato blackout di emergenza in nove oblast del Paese. E mentre il ministro delle Imprese Adolfo Urso e il presidente di Confindustria Carlo Bonomi sono a Kiev per portare la solidarietà dell'Italia agli ucraini, Mosca non arretra di un millimetro e conferma che tutti gli obiettivi della sua “operazione militare” restano in agenda. E tra questi, afferma il portavoce del Cremlino Peskov, c'è quello di liberare tutti i territori delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. A mediare ci prova nuovamente il presidente turco Erdogan, che ha programmato colloqui telefonici con Putin e Zelensky per venerdì e sabato.

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