Ucraina: nuovi aiuti a Kiev dalla Nato che ora guarda anche a sud
“I Paesi della Nato hanno già iniziato a trasferire gli F16”, annuncia Blinken
La Nato guarda a sud, specialmente a Medio Oriente e Africa, mentre annuncia nuovo sostegno militare all'Ucraina. Sono due degli elementi dell'ultimo vertice dell'Alleanza. Il presidente americano Biden annuncia l'arrivo di ulteriori sistemi di difesa aerea. “I Paesi della Nato hanno già iniziato a trasferire gli F16”, aggiunge in giornata il segretario di Stato Blinken.
In parallelo, si guarda a un altro fronte, quello a sud: designato un inviato speciale per quell'area, come si legge in una bozza del comunicato finale. Per il presidente spagnolo Sanchez è necessario un “maggiore impegno” nella zona, per questioni come instabilità, effetti del cambiamento climatico, presenza russa nel Sahel e attività di terroristi e trafficanti di esseri umani. Idea sposata anche da Roma, tanto che il ministro degli Esteri Tajani lancia la candidatura italiana per l'inviato speciale, potendo contare su “nomi di alto livello”.
Sull'Ucraina, Tajani assicura appoggio “senza se e senza ma”. Importanza del sostegno militare ribadito anche dalla premier Giorgia Meloni. Roma rispetterà l'impegno del 2% del Pil in difesa ma, aggiunge Meloni, terrà fede agli impegni con i suoi "tempi" e le sue "possibilità".
Il presidente ucraino Zelensky ringrazia gli alleati, chiedendo però uno sforzo maggiore, con mezzi militari di diverse tipologie. Sono 43, intanto, i morti causati dal raid russo sull'ospedale pediatrico a Kiev. In parallelo, dalla Nato, un monito alla Cina: “Interrompa ogni sostegno materiale e politico alla Russia”, avverte l'Alleanza che definisce le azioni di Pechino una “minaccia per l'Europa e la sicurezza”.
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