Ucraina: pesante smacco, per la Russia, nel Mar Nero. A Mariupol sempre più circoscritta la resistenza ucraina
Il punto sul conflitto in Ucraina, a 50 giorni dall'invasione russa
Cresce la tensione nel Donbass, in attesa dell'annunciata offensiva russa per chiudere in una sacca l'imponente dispositivo militare ucraino posizionato a ridosso della linea di contatto. Questo almeno sarebbe l'obiettivo del Cremlino, da far pesare al tavolo negoziale. Ma il morale delle truppe di Kiev resta altissimo, specie dopo quanto successo nelle scorse ore, al largo di Odessa. Rivendicato infatti l'affondamento dell'ammiraglia russa del Mar Nero - l'incrociatore lanciamissili Moskva – che sarebbe stato colpito da due missili antinave di fabbricazione ucraina. Diversa la versione del Ministero della Difesa russo; che ha parlato di un incendio a bordo che avrebbe provocato l'esplosione di munizioni, rendendo necessaria l'evacuazione dell'equipaggio. Le fiamme, è stato riferito, sono infine state domate; e sarebbero in corso operazioni per trainare in porto la nave. Comunque un pesante smacco, per la macchina bellica russa; al netto della consueta guerra di propaganda. Che aveva riguardato nei giorni scorsi soprattutto la situazione a Mariupol.
Mosca aveva annunciato la resa di oltre mille fanti di marina ucraini; “molti meno”, ha ribattuto in queste ore Kiev, che inizialmente non aveva confermato la notizia. L'ultimo nucleo di resistenza, nella città, parrebbe ora circoscritto all'acciaieria Azovstal, ancora presidiata dal Reggimento Azov. Tutto ciò mentre proseguono gli strike russi su infrastrutture, centri di comando e depositi di carburante in vari regioni dell'Ucraina; per mettere a soqquadro la catena logistica destinata alle zone che saranno investite dall'offensiva ritenuta decisiva.
Ma per una singolare eterogenesi dei fini l'invasione scattata il 24 febbraio sta spingendo Svezia e Finlandia a valutare un rapido accesso all'Alleanza Atlantica. Dura la reazione dell'ex Presidente Medvedev, che alcuni analisti considerano un possibile successore di Putin. “Ci si può dimenticare dei Baltici non nucleari se si uniscono alla Nato”, ha dichiarato; sostenendo poi come sia necessario schierare “consistenti forze navali nel golfo di Finlandia”.
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