Ucraina: riconnessa alla rete elettrica la centrale nucleare di Zaporizhzhia; stallo sui campi di battaglia
Sterile, nell'ultimo periodo, la pressione delle forze russe nel Donbass; ancora nessuna traccia dell'annunciata controffensiva ucraina nell'oblast di Kherson. Per entrambi gli schieramenti pesano i vuoti d'organico
“Ogni volta che vado in battaglia mi chiedo se sto andando a morire. So che questa è una vera guerra; sono consapevole di questo”. La testimonianza di un giovanissimo soldato, raccolta dalla TV francese in una zona a nord dell'oblast di Kharkiv, rende l'idea dell'atmosfera che si respira nelle trincee ucraine in questa particolare fase del conflitto. Una sanguinosa guerra di logoramento; con entrambi gli schieramenti provati da perdite pesanti. Inattendibili – sostengono vari analisti - i numeri resi noti da Mosca e Kiev; nebbia di guerra su dati così sensibili, in grado di incidere sul morale. Ma la realtà, per chi è sul campo, presenta il conto ogni giorno; come spiega un altro militare ucraino. “Avevo come amici 5 buoni soldati della mia età, e oggi solo 2 sono ancora vivi. Non posso crederci. Non riesco a spiegare le mie emozioni con tutto ciò”. E questa è la situazione su un fronte, quello di Kharkiv, al momento considerato secondario. Maggiore attrito nel Donbass; dove i russi cercano di sfondare in particolare a Bakhmut, Soledar e lungo la linea fortificata ad ovest di Donetsk.
Ma con avanzamenti estremamente lenti e circoscritti. Ancora nessuna traccia, invece, della controffensiva ucraina nella regione di Kherson: più volte annunciata per agosto. L'impressione, insomma, è che al momento nessuna delle forze in campo sia in grado – visti i vuoti di organico – di organizzare una manovra di ampio respiro. Da qui l'attuale stallo, caratterizzato però da strike missilistici e violenti scambi di artiglieria. Quelli che peraltro fanno temere un disastro radioattivo alla centrale di Energodar: ormai a tutti gli effetti zona di guerra. Mosca punta il dito contro le autorità di Kiev; che continuano dal canto loro a sostenere come le forze russe, sostanzialmente, si stiano auto-bombardando: avendo da mesi il controllo del sito. Rimpalli di accuse anche ieri, quando i due reattori funzionanti erano rimasti isolati dalla rete elettrica. Il ripristino è avvenuto in giornata, annuncia l'azienda di stato ucraina Energoatom; che aggiunge come i sistemi di sicurezza funzionino regolarmente. Ma pare ormai indifferibile – visti gli enormi rischi che si stanno correndo - un'ispezione in loco dell'AIEA. Secondo fonti russe sarebbe in fase di preparazione.
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