Ucraina: riprese le proteste contro la "formula Steinmeier"
La corrispondenza settimanale di Victoria Polischuk
A Kiev e in altre città, sono riprese le proteste contro l'utilizzo della “Formula Steinmeier”; i manifestanti l'hanno definita una capitolazione e ritengono che l'esercito ucraino non debba abbandonare le proprie posizioni. In base alla formula, la legge sull'ordinamento speciale degli autogoverni locali in alcune aree delle Regioni di Donetsk e Luhansk diverrà operativa a seguito di elezioni democratiche nella Regione e il report OSCE sui relativi risultati. Ma ciò che rimane oscuro è la natura graduale degli eventi e il controllo dei territori. La parte ucraina ha affermato che saranno apportati emendamenti alla Costituzione dopo una totale demilitarizzazione della Regione e la ripresa del controllo sul confine ucraino-russo. La Russia, comunque, pretende che le modifiche costituzionali vengano promulgate prima; ciò garantirebbe uno status speciale al Donbass e l'amnistia per i militanti. Il Ministro agli Esteri Vadim Prystayko ha detto, in un'audizione al Comitato Affari Esteri del Parlamento Europeo, che la formula Steinmeier è differente, rispetto a ciò che aveva accettato inizialmente l'Ucraina, e ha definito il meccanismo un “doloroso compromesso” per la Pace. Il Presidente Zelensky si è recato oggi a parlare personalmente con i volontari nel Donbass, che si sono opposti al ritiro delle truppe nel villaggio di Zolote. I veterani hanno detto che resteranno in zona anche se l'esercito se ne andrà. Ritengono che un cessate il fuoco, ritirando le truppe, andrà a beneficio del nemico e, come risultato, si perderà terreno lasciando cittadini ucraini in pericolo nella nuova zona grigia. In ogni caso, questa settimana non vi è mai stato un completo cessate il fuoco.
Dall'Ucraina Victoria Polischuk