Ucraina: sempre più precaria la situazione a Bakhmut. Ma Kiev parla di perdite elevatissime per i russi

Continua ad aggravarsi, intanto, il bilancio del devastante terremoto in Turchia e Siria. Già oltre 33.000 le vittime

Nessuna offensiva strategica, al momento, da parte dei russi. Ma una costante pressione lungo la linea di contatto del Donbass. Lo Stato Maggiore di Kiev parla di un rateo di perdite spaventoso per gli aggressori: oltre 800 al giorno, nell'ultima settimana. Impossibile una verifica indipendente. Ma pare ormai assodato come Mosca sia decisa a far valere il proprio peso demografico ed industriale, per logorare le forze ucraine.

Da qui una lenta progressione; i contractors della Wagner hanno postato un video che dimostrerebbe la presa del villaggio di Krasna Hora, a nord di Bakhmut. E ciò renderebbe sempre più precaria la situazione per i difensori della città. L'ipotesi di un ritiro pare al momento esclusa, viste anche le possibili ricadute di carattere simbolico e politico. Confidano piuttosto sull'arrivo delle armi pesanti occidentali, i decisori ucraini; mentre proseguono le “purghe”, sulla scia di presunti casi di corruzione. Zelensky ha sollevato dall'incarico anche il numero due della Guardia Nazionale. Per il resto nessuna prospettiva di negoziato, all'orizzonte.

Nonostante i continui richiami del Papa. Come quello di oggi, all'Angelus. Ma per un singolare gioco del destino l'unico leader che si era speso efficacemente per una mediazione – pur guardando all'interesse nazionale –, si trova ora in una posizione di estrema fragilità. Non solo un immane tragedia umanitaria, il terremoto che ha colpito Turchia e Siria. In gioco anche delicati equilibri geopolitici; a rischio infatti la rielezione di Erdogan, alla tornata di maggio. Da qui il giro di vite sui costruttori degli edifici sbriciolati dal sisma. Già oltre 100 arresti. Mentre proseguono senza sosta gli interventi di soccorso. Colpiscono, anche oggi, salvataggi di bambini che hanno del miracoloso. Ma la gioia di un attimo non può certo far dimenticare l'agghiacciante bilancio di quanto accaduto, peraltro in continuo aggiornamento. Le vittime si contano ormai a decine di migliaia.

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