Ucraina: si continua a lottare per Bakhmut. Papa: "Andrei sia a Kiev che a Mosca"
Patriarca Kirill: "Dialogo può dare buoni frutti"
Continua la resistenza delle forze ucraine a Bakhmut, nell'Est del Paese. Più ci si avvicina al centro e più i combattimenti sono violenti, con i russi che attaccano da più direzioni, come riportano fonti di entrambi gli eserciti. Nella notte esplosioni a Mariupol, nel distretto occupato dalle truppe di Putin. Nel mirino dei raid russi anche Mykolaiv: due vittime e due feriti. La pace si allontana e la tela diplomatica si fa sempre più ingarbugliata. Il governo polacco accusa Mosca di provare a influenzare le decisioni dell'Europarlamento, corrompendone alcuni membri. “Al momento non ci sono i presupposti per una soluzione pacifica – incalza il portavoce del Cremlino Peskov – e quindi la Russia può raggiungere i suoi obiettivi solo per via militare”. Ma poi apre al Papa, che sabato ha ribadito la disponibilità ad andare sia a Kiev che a Mosca. “Aspettiamo una dichiarazione del Vaticano”, fa sapere il Cremlino. “Vado in entrambi i posti o nessuno dei due”, specifica invece il Pontefice. Positiva anche la reazione del patriarca russo Kirill: “Un dialogo tra leader religiosi – afferma – può dare buoni frutti”. Ad essere già pronto a partire per Mosca, invece, sarebbe Xi Jinping, il presidente cinese rieletto per la terza volta nei giorni scorsi: secondo il Guardian le valigie sono fatte per la prossima settimana.
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