Secondo Mosca Mariupol è stata conquistata, secondo Kiev ci sono “ancora duemila soldati che combattono nell'acciaieria” di Azovstal, su cui Putin avrebbe fermato l'assalto, garantendo un trattamento dignitoso ai soldati che si arrenderanno. Il sindaco della città accusa i russi di aver scavato nelle vicinanze “una fossa comune di 30 metri e portato dei corpi con i camion”. Nonostante gli annunci solo pochi civili sono stati evacuati. Il governo ucraino ha proposto al Cremlino una sessione di negoziati proprio a Mariupol, per provare a salvare gli ultimi soldati rimasti. Il fronte di combattimento si concentra a Est. Putin minaccia di “fare in modo che nel Donbass torni la sicurezza”. Il sindaco di Kharkiv riferisce di furiosi bombardamenti sulla seconda città più grande dell'Ucraina, da cui è stata evacuata circa il 30% della popolazione. Secondo l'Onu, in totale, più di 5 milioni di persone hanno lasciato il Paese dall'inizio della guerra.
Intanto il presidente Usa Biden dovrebbe annunciare oggi un nuovo pacchetto di armi destinate a Kiev per un valore 800 milioni di dollari, dopo aver imposto ieri altre sanzioni contro la Russia. La Cina ha ribadito la sua opposizione alle sanzioni unilaterali. Mentre il cancelliere tedesco Scholz resta titubante sulla possibilità di inviare armi in Ucraina e ha detto che il suo governo preferisce sostenere la resistenza di Kiev con i finanziamenti piuttosto che con i carri armati. La sua posizione è molto criticata in Germania e gli sta facendo perdere consensi. Il presidente del Consiglio europeo Michel, in visita a Kiev, ha promesso che entro giugno la Commissione si esprimerà sullo status dell'Ucraina come Paese candidato all'adesione all'Ue.