Ucraina: via libera al 6° pacchetto di sanzioni UE verso Russia
Proseguono gli scontri nel Donbass, circa il 20% del territorio ucraino è ancora occupato dall'esercito di Mosca
Il sesto pacchetto delle sanzioni anti-russe, che include l'embargo graduale al petrolio in arrivo via mare in Europa con deroghe per il greggio trasportato via oleodotti, dopo un primo stop è stato adottato dall'UE. Eliminato dalla lista nera il patriarca Kirill dopo che nelle scorse ore, proprio per la sua presenza, l'Ungheria aveva bloccato l'adozione del pacchetto.
Nella lista del dipartimento di Stato Usa per le nuove sanzioni figurano la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova e l'oligarca Alexiei Mordashov. Mosca intanto, con le parole del suo portavoce Dmitry Peskov, dichiara di non voler chiudere la finestra verso l'Europa ma sottolinea che le consegne di armi più avanzate a Kiev da parte dell'occidente porteranno ulteriori sofferenze all'Ucraina.
Circa il 20% del territorio ucraino è ancora occupato dall'esercito russo e nel Donbass non si fermano gli scontri: “Il Cremlino – ha sottolineato il presidente Zelensky – ha quasi distrutto l'intera area ed è pronto a continuare ad uccidere”. "Il Donbass era uno dei centri industriali più potenti d'Europa – aggiunge - ora è semplicemente devastato”. Intanto secondo gli 007 statunitensi Putin sarebbe malato di cancro e a marzo sarebbe scampato ad un attentato. L'intelligence americana dice di essere preoccupata per la paranoia “sempre più crescente di Putin” che rende la guerra imprevedibile.
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