Ucraina, Zelensky parla al Bundestag: "Per ogni bomba che cade, si alza un muro fra Kiev e l'Europa"
Kuleba: "Accordo lontano, ma resistenza e sanzioni hanno fatto cambiare posizione a russi"
Per ogni bomba che cade in Ucraina, si alza un muro sempre più forte fra Kiev e l'Europa. In videocollegamento con il Bundestag, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky torna in questo modo a sollecitare l'Europa a non esitare sull'ingresso di Kiev nell'Ue. E citando Reagan che chiese a Gorbaciov di "tirare giù il muro" di Berlino, chiede al cancelliere tedesco Scholz di buttare giù questo muro, "mostrando la leadership che la Germania merita". Un durissimo discorso, nel quale ricorda ai tedeschi la distruzione delle città bombardate 80 anni fa.
"Le mie priorità nei negoziati sono assolutamente chiare: fine della guerra, garanzie di sicurezza, sovranità, ripristino dell'integrità territoriale, garanzie reali per il nostro Paese, protezione reale per il nostro Paese". Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sui social per fare il punto sul ventunesimo giorno di guerra. Nel videomessaggio ha confermato che almeno 103 bambini sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa.
"Devo essere chiaro, entrambe le delegazioni, quella russa e quella ucraina, sono lontane dal raggiungere un accordo sulla situazione attuale" ha specificato il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un'intervista alla Cnn. "Ci sono una serie di fattori - ha spiegato - che fanno la differenza nella posizione russa nei colloqui. Il primo è la feroce resistenza dell'esercito e del popolo ucraini sul campo, la seconda sono le sanzioni imposte alla Russia, che fanno crollare e soffrire l'economia russa. Fattori che hanno costretto la Russia a cambiare leggermente posizione". "I negoziati tra l'Ucraina e la Russia sono abbastanza difficili" ha dichiarato invece Zelensky in un'intervista con il canale televisivo americano Nbc. Ha osservato che "qualsiasi guerra potrebbe essere finita al tavolo dei negoziati". Allo stesso tempo, non ha commentato le informazioni apparse in precedenza nei media sulle presunte condizioni di un possibile accordo tra le parti.
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Sono almeno 7.000 i soldati russi morti in 21 giorni di guerra in Ucraina. La stima - riportata dal New York Times - è stata elaborata da fonti Usa. I soldati russi rimasti feriti nei combattimenti sono invece oltre 14.000, molti dei quali sono già stati rimpatriati passando dalle basi in Bielorussia.
Nella notte non si è placato il conflitto. I resti di un missile da crociera abbattuto dalla contraerea hanno colpito un edificio residenziale a Kiev, nel distretto di Darnytskyi. È avvenuto intorno alle ore 5:00 locali. Il bilancio - secondo quanto riferito dal Servizio di emergenza statale ucraino - è di un morto e tre feriti. Trenta persone inoltre sono state evacuate.
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