Ue all'Italia: "Giustificata la procedura d'infrazione". Ora la parola agli Stati
Primo via libera della Commissione europea alla procedura di infrazione contro l'Italia. “La regola del debito "non è stata rispettata" nel 2018, nel 2019 e non lo sarà nel 2020, e quindi "è giustificata" una procedura per debito eccessivo”, così l'esecutivo Ue nel rapporto sul debito italiano. Debito che, ricorda la Commissione nel suo documento, "pesa per 38.400 ad abitante oltre ai 1000 euro a testa per rifinanziarlo".
La "retromarcia" su alcune riforme pro-crescita del passato, come quella delle pensioni, - si legge - e il deficit proiettato oltre il 3% nel 2020, rappresentano "fattori aggravanti". Non si tratta di un avvio formale della procedura di infrazione perché, formalmente, l'ultima parola spetta agli Stati, attraverso il consiglio.
Il giudizio di Bruxelles è comunque molto severo: secondo il vice presidente della Commissione Ue Dombrovskis il governo italiano ha provocato "danni" all'economia con le misure adottate nel corso dell'ultimo anno. Ottimista il premier Conte. "C'è la prospettiva di una procedura - ha detto - ma io sono sempre determinato e farò il massimo sforzo per scongiurare una procedura che sicuramente non fa bene al Paese".
Frena intanto Piazza Affari: lo spread sale sopra 280 punti base.