BRUXELLES

Ue: Gentiloni, serve nuovo Fondo europeo per riqualificare i lavoratori. Il Fmi avverte sui rischi di un mondo diviso

La corrispondenza di Fabio Fantozzi de La Presse

"L'Unione europea è in grado di competere nella corsa globale alle tecnologie pulite senza alcun protezionismo". A dirlo è il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni nel suo intervento al Brussels Economic Forum. Per l’ex premier italiano l’Ue dovrà affrontare le sfide della transizione verde e digitale con ampi investimenti, sia pubblici che privati, tenendo conto del nuovo contesto geopolitico che si profila all’orizzonte. "Dovremo lavorare per ridurre il rischio della globalizzazione" senza rifiutarla, commenta il commissario, “rendere le nostre catene di approvvigionamento più sicure, mantenendo il green deal all'orizzonte". Gentiloni definisce anche “inevitabile” il fatto che "l'intervento pubblico avrà un ruolo più forte che in passato". E auspica una nuova versione di Sure, il fondo che durante la pandemia ha salvano milioni di posti di lavoro. Non bisognerebbe riproporre lo stesso strumento ma discutere nei prossimi mesi di un meccanismo europeo di finanziamento per migliorare le competenze e riqualificare i lavoratori di fronte alle nuove sfide. Ad aprire il Forum è stata la direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, che ha paventato il rischio di un mondo diviso in blocchi rivali. "L'Unione europea – ha poi aggiunto - si trova di fronte alla doppia sfida della crescita bassa – scesa dal 3,7 allo 0,7 di quest’anno - e dell'inflazione elevata, che rimane oltre il 6% e che – prevede Georgieva – non tornerà agli obiettivi del 2% prima del 2025.

Fabio Fantozzi (La Presse)
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