L’economia europea migliora più del previsto. Le stime preliminari sul Pil per il primo trimestre indicano infatti una crescita dello 0,3 per l’Ue e dello 0,1 per l’eurozona, quando la Commissione europea aveva previsto uno zero per entrambe le aree. Stagnazione evitata dunque e prestazioni migliori tra i Ventisette per la Spagna e per l’Italia, che registra un +0,5%. Anche l’inflazione in Europa è scesa al 6,9%, il livello più basso in un anno. A riferirlo è il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nella conferenza al termine dell’Eurogruppo a Stoccolma, dove sono riuniti fino a domani tutti i ministri delle Finanze dell’Ue.
All’incontro non era all’ordine del giorno la riforma del Patto di Stabilità presentata mercoledì dalla Commissione, anche se sono arrivate le prime reazioni a caldo dai Ventisette. Tutti, seppur partendo da posizioni ed esigenze diverse, sottolineano l’importanza di riuscire a trovare una sintesi e rispettare la scadenza che gli Stati si sono dati per approvare la nuova governance entro l’anno.
Il tempo stringe, ammette Gentiloni, dicendosi tuttavia ottimista sulla creazione di un consenso ampio. Una riforma che ha trovato l’endorsment della presidente della Bce, Christine Lagarde, che ne ha apprezzato gli elementi della titolarità del debito, della gradualità nei piani di rientro e dello spazio agli investimenti per la crescita. A Stoccolma è stato lanciato anche un forte appello all’Italia per ratificare il nuovo trattato del Mes, il Fondo Salva-Stati, con l’introduzione del meccanismo del backstop di fronte alle crisi. L’ok dell’Italia sarebbe un bene – ha rimarcato Lagarde – perché il meccanismo servirebbe a tutti gli Stati membri in caso di difficoltà.