Un anno dalla morte della Regina Elisabetta. Com'è cambiata la Gran Bretagna senza di lei
Mille modi per ricordare la Regina. Nel primo anniversario dalla sua morte l'omaggio a Buckingam Palace dai corgi d'Inghilterra, la razza che Elisabetta II amava così tanto da possederne 30 esemplari. Più istituzionale il figlio, Re Carlo III, che ricorda il devoto servizio della madre con un breve messaggio audio, accompagnato da un ritratto inedito di sua maestà allora 42enne. Dolce il nipote Harry, a Londra senza Meghan per un evento dedicato ai bambini gravemente malati: “La nonna ci guarda da lassù – dice –, felici che stiamo insieme”. Elisabetta II è morta l'8 settembre scorso, a 96 anni, nel castello di Balmoral. Da poco aveva festeggiato il Giubileo di platino, 70 anni di regno. È la fine di un'epoca. E la Gran Bretagna, senza la sua Queen dei record, non è più la stessa. Era il collante di una Nazione, che è riuscita a tenere insieme attraversando scandali e difficoltà.
Ora il testimone è passato a Carlo: in questi 12 mesi la sua popolarità è cresciuta, secondo gli ultimi sondaggi, ma tra i giovani rimane bassa. Pur ammirato per le sue lotte ambientaliste, per molti è un Re di transizione. Un britannico su quattro, poi, ammette che al suo posto preferirebbe un presidente eletto. D'altro canto l'eredità di sua madre è un fardello pesante da portare. E il confronto non regge: è ancora lei la Royal più amata di sempre. Chi si aspettava un Re innovativo – dopo aver atteso il trono oltre 70 anni – è rimasto deluso: Carlo lavora in continuità con la madre.
"È stato abbastanza neutro finora - commenta Christopher Warde-Jones, giornalista The Times -. È entrato in punta di piedi. I britannici lo aspettavano per vedere se fosse capace di prendere questo trono e penso glielo riconoscano". Per Elisabetta, oggi, nessuna commemorazione pubblica: i Royal la ricordano nella privacy di Balmoral. Il governo britannico però, d'accordo con la Casa Reale, annuncia un comitato per studiare il tributo permanente alla memoria dell'amatissima sovrana. Progetto che verrà annunciato nel 2026, il centenario dalla sua nascita.
Nel video l'intervista a Christopher Warde-Jones, giornalista The Times
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