Una marea umana ai funerali di Soleimani. L'Iran minaccia gli Usa: "I militari lascino le basi"
Una marea umana ha invaso le strade di Ahvaz per il primo corteo funebre in memoria del generale Qassem Soleimani, nel primo di tre giorni di lutto proclamati in Iran. Al corteo la gente sventolava bandiere rosse, il colore del "sangue dei martiri"), verdi (il colore dell'Islam) e bandiere bianche decorate con slogan religiosi, oltre a ritratti del generale, piangendo e gridando "Morte all'America".
Uno scontro, quello tra Usa e Iran, che diventa sempre più aspro. "Se le forze americane vogliono rimanere in vita, dovrebbero evacuare le loro basi militari nella regione e andarsene", ha detto il vice capo delle guardie rivoluzionarie, il generale Mohammadreza Naghdi. E il suo capo, Hossei Salami ha promesso "una vendetta contro gli americani che metterà fine alla presenza degli Usa nella regione", sottolineando che sono stati "individuati 35 obiettivi". "Se l'Iran ci attacca - la risposta di Trump - gli Usa colpiranno 52 siti iraniani già identificati".
Nell'Angelus i oggi è intervenuto anche Papa Francesco, con un appello alla pace. "In tante parti del mondo - ha detto il Santo Padre - si sente la terribile aria di tensioni. La guerra porta solo morte e distruzione. Chiamo tutte le parti a mantenere accesa la fiamma del dialogo e dell'autocontrollo, e a scongiurare l'ombra dell'inimicizia". "Preghiamo in silenzio perché il Signore ci dia questa grazia", ha aggiunto il Pontefice.