Urbi et Orbi, Papa: "Siamo tutti fratelli"
Il Papa fa un appello in tutti gli scenari di guerra. "Questo Natale ci faccia riscoprire i legami di fraternità che ci uniscono come esseri umani e legano tutti i popoli. Consenta a Israeliani e Palestinesi di riprendere il dialogo e intraprendere un cammino di pace che ponga fine a un conflitto che da più di settant'anni lacera la Terra scelta dal Signore per mostrare il suo volto d'amore". La “martoriata Siria" possa "ritrovare la fraternità dopo questi lunghi anni di guerra. Un pensiero anche allo Yemen, “con la speranza che la tregua mediata dalla Comunità internazionale possa finalmente portare sollievo ai tanti bambini e alle popolazioni stremate dalla guerra e dalla carestia”. Senza dimenticare l'Africa “dove milioni di persone sono rifugiate o sfollate e necessitano di assistenza umanitaria e di sicurezza alimentare”. Vengono poi citate Ucraina, le due Coree e Nicaragua.
Il Papa ricorda poi i "nostri fratelli e sorelle che festeggiano la Natività del Signore in contesti difficili, per non dire ostili, specialmente là dove la comunità cristiana è una minoranza, talvolta vulnerabile o non considerata. Il Signore doni a loro e a tutte le minoranze di vivere in pace e di veder riconosciuti i propri diritti, soprattutto la libertà religiosa".
Papa Francesco ha poi concluso il suo messaggio di Natale nella tradizionale benedizione Urbi et Orbi dalla Loggia della Basilica vaticana.
fm