MIDTERM

Usa: i repubblicani non sfondano. Biden: "Intendo ricandidarmi"

Usa: i repubblicani non sfondano. Biden: "Intendo ricandidarmi".

I repubblicani non sfondano a Midterm e i dem tengono meglio del previsto. I primi sono sorpresi della loro debolezza, i secondi della loro resilienza, come se avessero pareggiato in trasferta su un campo difficile smentendo i pronostici della vigilia. Con risultati che potrebbero cambiare anche la corsa per la Casa Bianca nel 2024, penalizzando Donald Trump proprio alla vigilia del suo "grande annuncio" martedì prossimo a Mar-a-Lago e rilanciando le quotazioni di Joe Biden.

Che in serata, dopo aver definito l'esito del voto "una vittoria" e "una buona giornata per la democrazia e l'America, ha ribadito in una lunga conferenza stampa alla Casa Bianca la sua intenzione di ricandidarsi ma ha precisato di voler attendere il prossimo anno per confermarla. E se si dovesse ricandidare anche Trump, ha assicurato, "farò in modo che non vinca di nuovo".

L'atteso tsunami rosso repubblicano, come ha sottolineato lo stesso presidente, non si è abbattuto sulla sempre più spaccata democrazia americana, che resta però ancora col fiato sospeso per il grande numero di gare 'too close to call', ossia così serrate da non poter essere ancora decise.

Il Grand Old Party avanza lentamente verso la riconquista della Camera: secondo una proiezione di Nbc, ai dem andranno 214 seggi (contro i 221 attuali) mentre i repubblicani ne avranno 221 (ora ne hanno 212), solo tre sopra il quorum di maggioranza.

Il Senato invece resta in bilico anche se la cruciale vittoria di John Fetterman in Pennsylvania contro il chirurgo Mehmet Oz, quel 'dottor Oz' televisivo che Trump aveva imposto contro il volere del partito per difendere un seggio Gop, fa sperare ai democratici di poter conservare almeno quella parità spezzata a loro favore dal voto della vicepresidente Kamala Harris. Ora il pallottoliere indica 49 a 48 per i repubblicani ma tutto dipenderà dall'esito di tre Stati: se non basteranno Arizona e Nevada a decidere le sorti della Camera alta, bisognerà attendere il ballottaggio del 6 dicembre in Georgia tra il reverendo dem Rafael Warnock e l'ex campione di football Herschel Walker, entrambi rimasti sotto il 50%. Resta inoltre l'incognita delle contestazioni.

[Banner_Google_ADS]

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy