COVID-19

Vaccini: AstraZeneca annuncia nuovi tagli alle forniture verso l'UE. Cresce la tensione nell'Unione

I leader di Austria, Repubblica Ceca, Slovenia, Bulgaria e Lettonia hanno inviato una lettera ai vertici dell'UE. Lamentano una distribuzione non equa delle dosi agli Stati membri e chiedono la convocazione di un summit

Ad aggravare il quadro l'annuncio, oggi, da parte di AstraZeneca, di nuovi tagli alle forniture del proprio vaccino all'UE. Ad incidere – a quanto pare – anche alcune problematiche ad un impianto di produzione in Olanda. A Bruxelles si starebbero vagliando “tutte le possibili misure da prendere”, nei confronti del colosso farmaceutico anglo-svedese. Anche perché la pressione, sulle istituzioni comunitarie, aumenta di giorno in giorno. Del resto la campagna d'immunizzazione era un banco di prova decisivo, dopo lo choc della Brexit. Il risultato è che, a dispetto di molte previsioni, nel Regno Unito si procede a pieno regime con le vaccinazioni, mentre l'UE arranca.

Come se non bastasse, nei giorni scorsi, le indiscrezioni riguardanti l'esportazione di 34 milioni di dosi in Paesi terzi; cui erano seguite dure polemiche, le ennesime, dopo quelle sui contratti. Situazione che sta provocando forti tensioni in seno all'Unione, e che ha spinto i leader di Austria, Repubblica Ceca, Slovenia, Bulgaria e Lettonia, ad inviare una lettera al Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel – e ad Ursula Von der Leyen –, nella quale si sollecita la convocazione di un vertice. “Le distribuzioni delle dosi da parte delle aziende farmaceutiche agli Stati membri – si afferma infatti nella missiva - non vengono attuate” su basi eque. Fonti dell'Unione ricordano come Michel abbia già disposto un incontro per il 25 e 26 marzo, nel quale si discuterà nuovamente del coordinamento sul Covid.

Proprio quello che sembra progressivamente venire a mancare; la dimostrazione si è avuta con l'acquisto da parte di Slovacchia e Ungheria del vaccino russo Sputnik V, non ancora autorizzato dall'EMA. Una mossa che peraltro ha provocato una crisi di governo a Bratislava, e le dimissioni del Ministro della Salute Marek Krajčí.

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