Valencia: febbrili le attività di soccorso, mentre sale a 158 la conta delle vittime dell'alluvione

Ignoto il numero dei dispersi. Il Premier spagnolo Sanchez in visita nelle zone colpite

L'apocalisse nel sud della Spagna. Una delle aree più affascinanti e dinamiche della Penisola iberica sommersa, nel volgere di poche ore, da un'ondata di morte e distruzione. Lo sgomento di tutti nelle parole del Papa; “in questo momento di catastrofe” la sua preghiera per la gente di Valencia. Piegata dalle abnormi precipitazioni che hanno tramutato le strade in fiumi di fango; ed automobili ed abitazioni in trappole mortali. Interi Paesi sepolti, come Paiporta; dove le vittime sarebbero 40.

Nell'alluvione del '73 – segnata con un cerchietto nero nella storia recente della Spagna - perirono 300 persone; questa volta il bilancio potrebbe essere più grave, non essendovi alcuna certezza sul numero dei dispersi. Aggiornamenti continui, con numeri sempre più pesanti. Mentre vengono diramate nuove allerte meteo, e si susseguono gli appelli delle autorità a non mettersi in viaggio, nonostante il ponte festivo. In campo anche l'esercito. Più di mille soldati si sono uniti agli operatori di emergenza regionali e locali alla ricerca dei sopravvissuti; cercando casa per casa.

Si susseguono anche i salvataggi, con elicotteri, via terra; alcuni hanno del miracoloso. Ma è il pessimismo a prevalere in queste ore convulse. “La Dana continuerà, non è finita, bisogna stare attenti”, ha ammonito il Premier Sanchez, in visita nelle aree colpite. Così come il leader dell'Opposizione.

Parla con una voce sola la Politica, in questo momento drammatico. 120.000 gli sfollati; alcuni hanno perso tutto, ma possono comunque ritenersi fortunati visto l'accaduto. Segnalati in alcuni casi episodi raccapriccianti; famiglie spazzate via dalla furia degli elementi; ritrovati in un garage 8 cadaveri, tra cui un poliziotto. Altissimi i rischi, per i soccorritori. Situazione grave anche nelle vicine regioni di Castilla La Mancia ed Andalusia. E vie di comunicazione per lo più impraticabili: forze armate al lavoro per liberare 120 strade regionali isolate dai detriti portati dalle piogge torrenziali.

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