ALLUVIONE

Valencia, si teme una ecatombe nei parcheggi

Si riducono le speranze di trovare sopravvissuti fra i 'desaparecidos' il cui numero è ancora imprecisato

Valencia, si teme una ecatombe nei parcheggi.

Con il ritrovamento del corpo di una donna scomparsa a Letur (Albacete), il numero delle vittime dell'alluvione che ha devastato l'est della Spagna sale ora a 214: 210 a Valencia, tre in Castilla-La Mancha e uno in Andalusia. Lo scrive El Pais.

A Valencia, la zona più colpita, continuano i lavori di soccorso e pulizia con allerte dell'Agenzia Meteorologica Statale per la minaccia di forti temporali. A partire dalle nove di questa mattina è in vigore l'allerta arancione sulla costa nord di Valencia e sulla costa sud. Inoltre, ad Almería c'è un'allerta rossa per pioggia fino a 60 litri in un'ora e durante la giornata, un'allerta arancione per pioggia a Murcia, sulla costa di Castellón e sulla costa di Tarragon.

Sono in tutto 7.500 i membri dell'esercito impegnati sul territorio nella ricerca dei dispersi, ai quali si sono uniti 5.000 fra agenti di polizia e guardia civile mobilitati dal ministero dell'Interno, che si sono uniti ai 5.000 già presenti sul territorio. Secondo le autorità è stata ripristinata l'elettricità per il 94% delle utenze, ma 7mila persone restano ancora senza luce e in migliaia senza acqua.

Al quinto giorno dalle inondazioni si riducono le speranze di trovare sopravvissuti fra i 'desaparecidos' il cui numero è ancora imprecisato. Le ricerche sono concentrate nei parcheggi di centri commerciali e abitazioni rimasti finora isolati dalla marea di fango. Si temono decine di vittime intrappolate nel parking del centro commerciale Bonair di Aldaia, dove le idrovore hanno aspirato da ieri il 75% dell'acqua che arriva a quattro metri di altezza nei due piani interrati. Nel parcheggio sono entrati i vigili del fuoco e i militari dell'Unità di emergenza (Ume) con alcuni scafi, per cercare persone nelle auto sommerse in quello che potrebbe essere un enorme cimitero di fango. La Protezione civile ha attivato team di psicologi per assistere i familiari delle possibili vittime. Continuano le operazioni di soccorso anche nel parcheggio del supermercato Consum, a Benetusser, dove fra le auto ingoiate dall'acqua si cercano almeno 20 persone.

"Non si stimano 1.900 dispersi. 1900 è il numero di chiamate al 112 di familiari che non hanno notizie dei propri cari, ma in gran parte questo risponde alla mancanza di comunicazioni", ha chiarito il ministro dell'Interno, Fernando Grande Marlaska ieri sera alla Cadena Ser. "Stime del genere ci indurrebbero in errore e non generano fiducia", ha aggiunto. La priorità dei militari dell'Ume e dei servizi di emergenza è trovare eventuali sopravvissuti e ripristinare strade e infrastrutture per fare arrivare aiuti alle popolazioni colpite. Il presidente della Generalitat, Carlos Mazòn, ha chiesto ieri sera che si uniscano sette ministri del governo centrale ai lavori del Centro di coordinamento delle emergenze per la gestione della catastrofe, che resta sotto il suo mandato, nonostante le incendiate polemiche sui ritardi nel lanciare l'allarme alle popolazioni dell'arrivo della Dana e nei successivi soccorsi.

La circolazione nelle zone colpite della provincia di Valencia resta limitata ai mezzi di soccorso, ai servizi sanitari e di emergenza, ai residenti e a coloro che assistono persone disabili o dipendenti.

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