Vasta operazione di Israele in Cisgiordania: per l'Onu viola il diritto internazionale
L'Idf nelle ultime ore ha avviato una vasta operazione militare nel nord della Cisgiordania, nell'area di Tulkarem. Obiettivo dichiarato: neutralizzare la rete terroristica che ha pianificato il fallito attentato della scorsa settimana a Tel Aviv. Hamas e Jihad islamica palestinese avevano rivendicato la responsabilità dell'attacco del 18 agosto. Il ministro degli Esteri israeliano Katz ha chiesto "l'evacuazione temporanea dei palestinesi dall'area, in modo simile a come avviene in alcune zone della Striscia di Gaza".
La Mezzaluna Rossa palestinese parla di almeno 10 morti. L'esercito israeliano afferma di aver ucciso terroristi e rimosso ordigni e smentisce la notizia, diffusa dall'Autorità Nazionale Palestinese, di aver posto sotto assedio alcuni ospedali. L'Anp afferma che l'escalation porterà risultati pericolosi e il Presidente Abu Mazen ha interrotto la visita in Arabia Saudita per rientrare a Ramallah. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha condannato la "risposta sempre più militare" delle forze di sicurezza israeliane, affermando che l'operazione viola il diritto internazionale e rischia di infiammare ulteriormente una situazione già esplosiva.
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