Vent'anni dopo l'11 settembre, oggi l'America si ferma
Oggi si celebra il ventesimo anniversario degli attacchi terroristici contro gli Usa dell'11 settembre 2001. "L'unità è la nostra forza", ha detto ieri sera Joe Biden ricordando le vittime degli attentati. "Mentre continuiamo a riprenderci da questa tragedia, sappiamo per certo che non c'è nulla che l'America non possa superare. I semi del caos - ha affermato il presidente degli Stati Uniti - piantati quel settembre da coloro che desideravano ferirci, sono fioriti invece in campi di speranza per un futuro più luminoso". Il 10 e l'11 settembre proclamati 'Giorni nazionali di preghiera e ricordo', in occasione del ventennale degli attentati di Al Qaida alle Torri Gemelle e al Pentagono, e di quello fallito contro Capitol Hill. Sarà il primo anniversario senza la guerra in Afghanistan, lanciata poche settimane dopo l'attentato, contro la rete di Osama bin Laden (e i talebani che l'avevano ospitata), la più lunga della storia americana. Ma con l'ombra del caotico ritiro deciso da Biden poche settimane fa, che la prossima settimana sarà sotto i riflettori del Congresso con la prima audizione del segretario di Stato Antony Blinken. Il presidente sarà oggi alle commemorazioni a Ground Zero, insieme a Obama. Città blindate per l'allarme terrorismo, con la minaccia interna che ora preoccupa più di quella islamica.
[Banner_Google_ADS]
La memoria della barbara aggressione di vent'anni or sono ci spinge con sempre maggiore vigore a proteggere quella cornice comune di valori che risponde ai principi di libertà e pacifica convivenza tra popoli", ha affermato il presidente della Repubblica italiano, Sergio Mattarella.
[Banner_Google_ADS]