Von der Leyen bis non scontato
Veti incrociati tra Ppe e Socialisti e Democratici, sull'allargamento della maggioranza. Ecr lascia libertà di voto
Dopo il via libera del Consiglio Europeo alla sua nomina come candidata per un bis alla presidenza della Commissione UE, Ursula von der Leyen sta ultimando gli incontri con i gruppi politici del parlamento Europeo che la prossima settimana, probabilmente il 18 luglio, voterà in plenaria.
Popolari, socialdemocratici e liberali hanno insieme 400 seggi, 39 in più della maggioranza richiesta, ma il voto per l'elezione del Presidente della Commissione è segreto ed è alto il rischio dei franchi tiratori. Basti dire che quando Ursula von der Leyen venne eletta nel 2019, sulla carta aveva 444 voti favorevoli, ma ne ottenne solo 383.
La sua rielezione dunque non è scontata, anche perché ci sono veti incrociati, sull'allargamento della maggioranza, tra i Popolari e i Socialisti e Democratici. Questi ultimi sarebbero disposti ad accettare il sostegno dei Verdi, ma – come i Liberali – sono fermamente contrari ad una apertura al gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei di cui fa parte Fratelli d'Italia.
I Popolari sono invece contrari ad un'apertura ai Verdi e sarebbero propensi ad imbarcare i Conservatori che proprio oggi hanno invitato Ursula von der Leyen ad un incontro, martedì prossimo, mentre il co-presidente Ecr Procaccini ha dichiarato che nel gruppo verrà lasciata libertà di voto alle delegazioni.
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