WWF: Non c'è spazio per la deforestazione sulle nostre tavole
Da due anni i membri del Parlamento Europeo stanno discutendo e lavorando su una legge per ridurre al minimo la deforestazione. Con la campagna #Together4Forests e altre ONG, ad oggi sono 1.2 milioni i cittadini europei che vogliono un vero cambiamento, tenendo lontano il disboscamento dalle proprie tavole. In attesa dell'approvazione, molti si sono rivolti a internet. Sul sito WWF si possono trovare dei video dedicati in cui vengono mostrati, nei diversi Stati Europei, i suggerimenti di auto completamento di Google quando si cerca: "Cos'è la deforestazione?", "Cosa causa la deforestazione?" e "Come possiamo fermare la deforestazione?".
Giorgio Vacchiano, professore di gestione e pianificazione forestale e membro della Comunità scientifica del WWF Italia espone: “L'Ue sta lavorando a una legge che possa ridurre al minimo la deforestazione importata, ma tutti noi possiamo iniziare a interrogarci sull'origine dei prodotti che consumiamo, in particolare il cibo che finisce nei nostri piatti". Oltre l'Italia, anche altri scienziati di Paesi europei come Belgio, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania e Svezia hanno risposto alle domande più ricercate su Internet a riguardo.
Il messaggio che vogliono lanciare gli esperti, in sintesi “Non c'è spazio per la deforestazione sulle nostre tavole”. L'America Latina, l'Africa sub-sahariana e l'Asia sono i punti in cui la deforestazione sta arrivando a un livello critico. L'UE si trova protagonista di questa perdita, infatti, dopo la Cina è il secondo Stato per importazioni. I principali prodotti sono l'allevamento di bestiame e la produzione di soia, che viene destinata all'alimentazione degli animali. Quindi, con un po' di esagerazione, possiamo anche dire che le foreste vengono trasformate in hamburger", spiega la dottoressa ecologista ungherese Réka Aszalós.
[Banner_Google_ADS]