Zelensky ieri Washington, bilaterale con Biden e ovazione al Congresso
Cremlino: "Guerra indiretta degli Usa"
Dopo la prima visita del presidente ucraino fuori dai confini ucraini, a Washington, Bruxelles lo invita al summit Ue-Ucraina in calendario per il 3 febbraio, nel formato Commissione-Consiglio con tutti gli Stati membri presenti. Ieri bilaterale Biden-Zelensky alla Casa Bianca, con il presidente Usa che conferma il fermo sostegno a Kiev e annuncia un nuovo pacchetto di aiuti militari da 1 miliardo e 800 milioni di dollari, contenente il sistema di difesa aerea Patriot: considerato tra i migliori dagli analisti militari e che potrebbe rivelarsi determinante per abbattere missili e droni russi. Grande riconoscenza da parte del leader ucraino: “Torno a casa con buone notizie – dice –. Kiev e Washington sono alleate in questa battaglia e il prossimo anno sarà cruciale, il momento in cui il nostro coraggio e la determinazione americana – conclude – garantiranno agli ucraini la libertà”. Standing ovation per Zelensky al Congresso americano, tutti in piedi, compresa la Speaker Nancy Pelosi e la vicepresidente, Kamala Harris: "La vostra non è beneficenza, ma un investimento", ribadisce lui. Immediata la reazione del Cremlino, che accusa gli Usa di condurre una "guerra indiretta" contro la Russia. Putin, durante il Consiglio di sicurezza, afferma che la guerra è una “tragedia” di cui Mosca non è responsabile e il Paese “migliorerà la preparazione delle sue forze nucleari”. Fa seguito l'annuncio del ministro della Difesa Shoigu della creazione di una base navale a Mariupol e dell'ampliamento dell'esercito a 1,5 milioni di soldati, proprio mentre Kiev fa sapere che dall'inizio della guerra sono stati uccisi 100mila militari russi.
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