25 aprile, il richiamo di Napolitano all’attualità politica

La corona d’alloro sul Monumento del Milite Ignoto. Le celebrazione del 25 aprile iniziano con l’intervento di Giorgio Napolitano. Sotto la pioggia il Capo dello Stato, affiancato dalle massime autorità civile e militari, parla di Risorgimento e di Resistenza nel corso di una cerimonia incentrata sulla consegna della medaglia d'oro al merito civile alla memoria di Mario Pucci, un giovane di 20 anni ucciso dai fascisti a Firenze il 13 giugno 1938. Ma lo sforzo del Presidente della Repubblica sembra essere teso, quest’anno come non mai, a dare una risposta a quegli italiani che si chiedono quale sia il senso, oggi, di questa ricorrenza. Il 66esimo anniversario della liberazione diventa così l’occasione per un invito: ritrovare lo stimolo per perseguire gli obiettivi di sempre: libertà, indipendenza, unità. Poi il richiamo, forte, all’attualità politica.
Parlando delle Riforme Napolitano ha ricordato che devono essere fatte senza mettere in forse quei principi quella sintesi di diritti e di libertà, di doveri civili, sociali e politici, che la Costituzione ha sancito nella sua prima parte”. Con la consapevolezza che il legame con il passato può e deve diventare stimolo per le prove del futuro. Un appello significativo in vista delle imminenti elezioni amministrative.

Sara Bucci

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