LIBERAZIONE DAL FASCISMO

28 luglio: la storia insegna. Il richiamo della Reggenza ai valori fondanti della Repubblica

Particolare protocollo celebrativo promosso dai Capi di Stato, che ricevono il plauso bipartisan in Consiglio

La storia che insegna e parla ai cittadini attraverso episodi che evocano una riconquistata libertà. Con un protocollo celebrativo inedito ed ampliato rispetto ai precedenti, sono i Capitani Reggenti Alessandro Rossi e Milena Gasperoni a dare impulso alla tradizionale commemorazione del 28 luglio 1943 che segnò la Liberazione dal Fascismo e una svolta cruciale nella storia della democrazia sammarinese. Prima tra le mura di Palazzo: a 81 anni di distanza, il Segretario di Stato agli Interni Andrea Belluzzi, nel suo intervento, ha rimarcato l'importanza di “promuovere la conoscenza tra le nuove generazioni dei momenti cruciali per la libertà e la salvaguardia del nostro Paese. Dovremmo sempre ricordare che i momenti anche traumatici della Storia sammarinese si sono svolti nel rispetto reciproco, senza mai compromettere la civiltà e la concordia cittadina, elevandoli a valori supremi e irrinunciabili, intoccabili da ogni disputa, per quanto accesa essa possa essere”.

Le testimonianze dei protagonisti del periodo, “animati da ideali e ideologie politiche differenti” ma mossi dallo stesso nobile obiettivo, affidate allo storico Giuseppe Giardi: “Testimonianze che assumono tanta più importanza quanto più ci allontaniamo cronologicamente da loro, - ha osservato - perché, è noto, il tempo rischia di cancellare le tracce della memoria”, che spetta a noi ravvivare. Le lotte di Gildo Gasperoni, Alvaro Casali, Francesco Balsimelli: nelle letture delle cronache di allora, proposte da Fabrizio Raggi, le voci delle diverse personalità antifasciste, punteggiate dagli intermezzi musicali degli allievi IMS conclusi con l'Inno nazionale

Dal Palazzo alla Piazza. Che della Libertà, insieme alla Statua che domina al centro, porta il nome. Deposta una corona d'alloro in memoria di tutte le vittime del fascismo. Momento solenne di raccoglimento scandito dagli squilli di tromba. Un monito a ricordare il passato per difendere il futuro.

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