3 maggio: il messaggio dei Capitani Reggenti per la giornata mondiale della Libertà di stampa
Il diritto alla libertà d’espressione - che include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere e di comunicare informazioni o idee senza ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera - costituisce un diritto fondamentale per garantire un’adeguata tutela e il rispetto di altri diritti, e come tale esplicitamente riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani e dalla Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo.
A sessanta anni dal riconoscimento di questi principi, tale diritto è ancora calpestato e violato in tante parti del mondo, ove con minacce, intimidazioni, pressioni di ogni genere, si cerca di limitare o di reprimere il lavoro di coloro che, quotidianamente e con coraggio, si impegnano, spesso a rischio della propria vita, per assicurare quell’informazione che non solo è linfa vitale della democrazia e di ogni sviluppo socioeconomico, ma talora anche il solo strumento per denunciare drammatiche condizioni di violazione dei diritti e della dignità umana.
Dobbiamo altresì riconoscere che dal 1993, anno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha istituito la Giornata internazionale della Libertà di Stampa, il panorama dei media è profondamente mutato. Forme più antiche di restrizioni e di censura coesistono oggi con quelle opportunità, senza precedenti, di espressione e di libera circolazione delle informazioni e delle opinioni che le nuove tecnologie hanno reso possibili.
Lo sviluppo delle reti digitali e dei social network hanno ridisegnato anche le frontiere del giornalismo, costringendo i media più tradizionali – in particolare la carta stampata – a riconsiderare il proprio ruolo e soprattutto il proprio peculiare contributo per la più ampia e responsabile partecipazione dell’opinione pubblica alla vita democratica.
In questo contesto, a nuove, impensabili opportunità di libera espressione si uniscono anche nuove minacce e insidie: tra queste, in particolare, il fenomeno delle cosiddette fake news, generato dalla diffusione incontrollata di notizie e di informazioni il cui proliferare solleva questioni che toccano direttamente il ruolo della stampa libera, indipendente e professionale. Le sfide cui oggi assistiamo devono pertanto indurci a riflettere su quel delicato equilibrio tra libertà di espressione e responsabilità – responsabilità nel basare il proprio lavoro su regole esigenti di deontologia professionale, nel coniugare sempre diritti e doveri nei confronti dell’opinione pubblica– che deve sempre guidare il giornalista. In coloro che operano in questo delicato settore deve altresì sempre esserci la profonda consapevolezza di poter con il proprio operato recare un danno, poi non facilmente riparabile, alla dignità, all’onorabilità e all’immagine di coloro che, talora ingiustamente, vengono chiamati in causa.
Un impegno - questo - che valorizza il ruolo del giornalista e sollecita il massimo impegno da parte di tutti per tutelare e promuovere condizioni che possano garantire pluralismo e un’informazione attendibile, perché deontologicamente corretta e trasparente. Quell’informazione, tra l’altro, così importante nell’attuale momento, per offrire ai cittadini gli indispensabili strumenti di comprensione e di partecipazione piena e responsabile alle complesse e delicate sfide che la nostra società sta attraversando.
Con questo spirito, auspichiamo che l'odierna giornata rappresenti per gli operatori, le Istituzioni e l’opinione pubblica, un’importante occasione di approfondimento e di riflessione sulle problematiche e sulle questioni che anche nel nostro Paese coinvolgono il mondo dell’informazione