50 milioni di titoli pubblici, rivolti al mercato interno, al 3,9%
Decreto ratificato con 28 sì di maggioranza mentre l'opposizione non ha preso parte alla votazione. Respinti emendamenti di Libera per azzerare commissione alle banche se l'investitore è il Fondo Pensioni. Santi, Rete: "Il debito pubblico è a 1,2 mld"
Seduta straordinaria serale per il Consiglio Grande e Generale, dedicata esclusivamente al Decreto delegato che prevede l'emissione di Titoli del debito pubblico per 50 milioni di euro, al 3,90%, con scadenza 6 dicembre 2024. E' stato ratificato con 28 sì, tutti di maggioranza, mentre l'opposizione ha scelto di non prendere parte alla votazione finale. Respinti – 28 a 20 - due emendamenti di Libera che miravano ad azzerare la commissione per le banche in caso di titoli sottoscritti da investitori istituzionali come il fondo pensioni che, secondo Guerrino Zanotti di Libera (che ha citato fonti certe interne al consiglio di previdenza), avrebbe in realtà già valutato un investimento di 10 milioni.
Anche se durante il dibattito generale dai gruppi di Libera, Repubblica Futura e Rete, è emersa una sostanziale condivisione circa l'opportunità dell'emissione rivolta al mercato interno, dai banchi delle opposizioni si sono levate severe critiche alla politica economico-finanziaria del Governo. In particolare sulla spesa corrente e l'elevato numero di assunzioni nel settore pubblico, ma anche sull'assenza di misure e progetti concreti per ripagare il debito pubblico che Emanuele Santi, di Rete, ha stimato in 1 miliardo e 220 milioni.
Da Pasquale Valentini, del Pdcs, l'appello ad una presa di coscienza collettiva della situazione, con un coinvolgimento della cittadinanza e un approccio più partecipato verso il bilancio di fine anno. “Abbiamo fatto emergere – ha dichiarato il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti in replica alle opposizioni – un debito che era stato tenuto nascosto” e rivendicando la bontà delle scelte fatte, come il 'bond' sui mercati internazionali, ha snocciolato alcuni numeri della finanza pubblica a partire dalla liquidità a 100-130 milioni. “E' in condizioni di sicurezza ma bisogna farla crescere” ha commentato. Ha poi sottolineato la buona performance del rapporto debito/pil grazie al positivo andamento dell'economia del paese: “Quest'anno siamo al 70% e – ha dichiarato - l'anno prossimo pensiamo di riuscire a scendere al 60” ovvero il livello considerato ideale.
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