«E giacché non mancano oggi, per la tristizia di umani elementi, i tentativi di sminuire e progressivamente distruggere i tesori etici e spirituali della nostra gente, anche i Cattolici Sammarinesi devono sentire il dovere di organizzarsi e di combattere uniti per la Fede, per la democrazia, per la libertà».
Il 9 aprile 1948, l’intensità di queste parole, alimentata dalla fortissima dialettica politica italiana tra Comunismo ateo e Democrazia Cristiana, furono lo stimolo per l’aggregazione di molti amici e la nascita del Partito Democratico Cristiano Sammarinese. Dopo 64 anni, le parole di quel manifesto programmatico sembrano essere ancora attuali sia negli obiettivi sia nelle modalità.
Anche oggi, ciò che ogni sammarinese rivendica è la custodia della propria sammarinesità, ovvero, quel patrimonio di valori etici e spirituali che hanno permesso la sopravvivenza millenaria della Repubblica. Una sovranità vissuta forse nella modestia ma, certamente, nella fierezza. Una sovranità storicamente dettata dal Santo Fondatore, che ha legato la nostra identità alla sua reale esperienza umana, per quanto ritratta in maniera leggendaria.
Anche oggi, di fronte ad una crisi generale che tocca i diversi ambiti dell’esistenza umana, è necessario organizzarsi ed affrontare assieme questo tempo, credenti e non, animati dallo stesso desiderio di verità e di bene del Paese, al fine di renderne effettive le riforme strutturali necessarie, ma anche di ricreare la trama di quel tessuto sociale che permetta una fiduciosa convivenza tra tutti i cittadini.
Anche oggi il Partito Democratico Cristiano Sammarinese avverte fortemente questo appello e desidera estenderlo a tutti coloro ne condividono gli intenti. Inoltre, in questa annuale ricorrenza della propria fondazione, vuole esprimere la propria gratitudine e memoria a tutti gli amici che, in questi 64 anni, ne hanno condiviso l’operato e l’impegno e collaborano tutt’ora perché l’azione del PDCS diventi sempre più efficace ed autentica.
Il 9 aprile 1948, l’intensità di queste parole, alimentata dalla fortissima dialettica politica italiana tra Comunismo ateo e Democrazia Cristiana, furono lo stimolo per l’aggregazione di molti amici e la nascita del Partito Democratico Cristiano Sammarinese. Dopo 64 anni, le parole di quel manifesto programmatico sembrano essere ancora attuali sia negli obiettivi sia nelle modalità.
Anche oggi, ciò che ogni sammarinese rivendica è la custodia della propria sammarinesità, ovvero, quel patrimonio di valori etici e spirituali che hanno permesso la sopravvivenza millenaria della Repubblica. Una sovranità vissuta forse nella modestia ma, certamente, nella fierezza. Una sovranità storicamente dettata dal Santo Fondatore, che ha legato la nostra identità alla sua reale esperienza umana, per quanto ritratta in maniera leggendaria.
Anche oggi, di fronte ad una crisi generale che tocca i diversi ambiti dell’esistenza umana, è necessario organizzarsi ed affrontare assieme questo tempo, credenti e non, animati dallo stesso desiderio di verità e di bene del Paese, al fine di renderne effettive le riforme strutturali necessarie, ma anche di ricreare la trama di quel tessuto sociale che permetta una fiduciosa convivenza tra tutti i cittadini.
Anche oggi il Partito Democratico Cristiano Sammarinese avverte fortemente questo appello e desidera estenderlo a tutti coloro ne condividono gli intenti. Inoltre, in questa annuale ricorrenza della propria fondazione, vuole esprimere la propria gratitudine e memoria a tutti gli amici che, in questi 64 anni, ne hanno condiviso l’operato e l’impegno e collaborano tutt’ora perché l’azione del PDCS diventi sempre più efficace ed autentica.
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