Stando a quanto riportato dallo storico Verter Casali, ne “La Storia e l’Ordinamento della Repubblica di San Marino”, è fino a questa data, quella nella quale si trova traccia dell'Arengo, che non era, fino a qual momento, mai totalmente accantonato dalle nuove assemblee politiche. "Fino al 9 gennaio 1571 i documenti - scrive Casali - attestano che sicuramente esso rimase vivo, sebbene venisse convocato solo molto saltuariamente e le decisioni più importanti fossero ormai prese dalle altre assemblee"
Agli inizi della storia della comunità sammarinese, infatti, è probabile che le decisioni più importanti per la minuscola società venissero prese proprio nell'assemblea a cui partecipavano membri di tutte le famiglie, cioè che i poteri politici non fossero delegati a nessuno e che si operasse in un clima di totale democrazia diretta.
Assemblea, passata alla storia col nome di Arengo, era composta da tutti i capifamiglia del territorio, e fino al XVI secolo detenne grandi poteri, oppure venne utilizzata come corpo elettorale con cui rinnovare il Consiglio nominando nuovi consiglieri.
Agli inizi della storia della comunità sammarinese, infatti, è probabile che le decisioni più importanti per la minuscola società venissero prese proprio nell'assemblea a cui partecipavano membri di tutte le famiglie, cioè che i poteri politici non fossero delegati a nessuno e che si operasse in un clima di totale democrazia diretta.
Assemblea, passata alla storia col nome di Arengo, era composta da tutti i capifamiglia del territorio, e fino al XVI secolo detenne grandi poteri, oppure venne utilizzata come corpo elettorale con cui rinnovare il Consiglio nominando nuovi consiglieri.
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