9 novembre 2008: election day
Le forze politiche dovranno depositare le liste da sottoporre al voto, e questo dovrà avvenire entro mezzogiorno del 30 settembre.
Ogni lista dovrà avere non più di 60 e non meno di 12 candidati, almeno un terzo di sesso diverso dai restanti.
Sarà la prima volta che gli elettori dovranno pronunciarsi sulla coalizione alla quale intenderanno affidare il compito di governare, ma anche la prima volta che si dovranno fare i conti con l’eventuale ballottaggi. In caso di parità, infatti, se cioè nessuna delle coalizioni ottenga il quorum richiesto di consensi, la Reggenza dovrà indire un secondo turno di votazione, che si terrà 14 giorni dopo, la seconda domenica successiva, quindi il 23 novembre.
A questa tornata supplementare concorreranno solo le due liste o coalizioni che avranno ottenuto il maggior numero di voti.
E sulla formazione delle coalizioni sono al lavoro le forze politiche. L’assemblea di AP approva, con solo quattro astensioni, l’inizio del confronto programmatico con la DC e i partiti che nelle ultime settimane hanno condiviso il percorso della crisi. Una coalizione che dovrà rispettare i contenuti che segnano l’impegno politico AP, che metta fra i punti fondamentali del proprio programma il tema del voto estero. Soddisfatta per l’adozione dell’emendamento sulle preferenze, AP non ha gradito l’abrogazione dell’articolo 7 della legge sulla cittadinanza e su questo punto intende lavorare. Di coalizioni ha discusso anche il direttivo di NPS, che ha avviato una prima riflessione, che sarà approfondita nell’assemblea del 20 agosto, che dovrà deliberare in merito. Le ipotesi, per NPS, sono tutte aperte, nulla c’è di definito, gli interlocutori – spiega il Leader, Augusto Casali – sono diversi, senza alcuna preclusione, stiamo valutando tutto, anche se – conclude – non si può nascondere che un percorso avviato c’è già.