Respinta, dopo ore di dibattito, l’'istanza che chiede la depenalizzazione dell'interruzione volontaria di gravidanza. Governo e maggioranza invitano a votare no e presentano un ordine del giorno per stabilire che non si può perseguire chi ha abortito nei Paesi dove era legalmente permesso. Nel testo - approvato con 28 si 22 no e 1 astenuto - si ribadisce l' inviolabilità della dignità umana e si mettono sullo stesso piano madre e nascituro. Dc, Noi Sammarinesi e Upr si schierano contro l'aborto. Per noi, ripete Luigi Mazza, è inconcepibile. La vita è un valore non negoziabile. E Maria Luisa Berti sottolinea la “prevalenza della cultura dello scarto”. La nostra società, ricorda, protegge di tutto e di più, dagli animali all'ambiente, e poi affrontiamo con leggerezza un argomento così delicato. No assoluto contro ogni tentativo di legalizzare l'aborto ma no anche all'ipocrisia, dice William Giardi. Nelle nostre farmacie, accusa, si vende la pillola del giorno dopo così come è ipocrita, sottolinea, affermare che abortire non è un reato se si fa aldilà del confine. Il psd che vede molti dei suoi aderenti tra i firmatari dell'istanza la definisce giusta ma, spiega Vladimiro Selva, abbiamo il dovere di pensare al bene dei cittadini, anteponendolo alle questioni ideologiche. E con pragmatismo, sottolinea, sappiamo che la priorità della donna sammarinese non è abortire in territorio. Per tutelare la privacy si recherebbe comunque fuori e può farlo a pochi chilometri di distanza. L'ordine del giorno stabilisce che non è perseguibile legalmente e questa soluzione, conclude, tranquillizza chi si dovesse trovare in questa situazione. Denise Bronzetti sottolinea invcce che le posizioni all'interno della maggioranza non sono tutti uguali. Sono contraria all'aborto, afferma, ma questo non mi da il diritto di pensare che lo sia anche il resto del Paese. Lasciamo le donne libere di decidere se e dove vogliono andare ad abortire. L'aborto è una legalizzazione dell'omicidio, afferma Nicola Renzi di Ap citando Pasolini. A favore Rete, Civico 10, Sinistra Unita e socialisti. E' una scelta di civiltà, replica il resto dell'opposizione. Il ruolo dello Stato, sottolinea Elena Tonnini di Rete, non è quello di imporre posizioni morali ma di offrire scelte. L'ordine del giorno della maggioranza perservera nell'ipocrisia. Ci si lava le mani del problema, è l'analisi, e si dice alle donne andate fuori. Parlate di tutela della vita e poi scrivete che basta abortire a Cerasolo e non è un problema. Irritata dalla lettura del codice penale Mimma Zavoli di Civico 10. Tratta la donna, sottolinea, come qualcosa su cui si sta decidendo. Per questo nessun confronto è possibile. La discussione, secondo Francesca Michelotti di Sinistra Unita, ignora il dibattito scientifico ed etico che si è sviluppato negli ultimi 30 anni. Considero pari la dignità della madre e del nascituro, ma un embrione non ha sistema nervoso e non si accorge di morire. Un approccio laico riconosce tutte le possibilità, un approccio dogmatico presume che la sua visione sia la verità e non ne permette altre.
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