Accordi internazionali: via libera del Governo

Il Congresso di Stato ha dato il via libera alla firma di una serie di accordi. Ben più dei 12 richiesti dall’Ocse, eppure il riserbo della Segreteria agli Esteri su questi e soprattutto sull’intesa con l’Italia, fa storcere il naso all’opposizione che lamenta non solo lo slittamento delle firme annunciate da aprile, ma soprattutto i contenuti. In primo piano quello di collaborazione finanziaria "che non toccherebbe – dice la minoranza – punti importanti per la nostra economia come l’esterovestizione".
Sembra a ruoli invertiti la stessa situazione di un anno fa. La maggioranza annuncia prossime firme, l’opposizione scettica perché non arrivano, tanto che i DdC lanciano una provocazione: è la stessa Italia a non volere San Marino fuori dalla lista grigia Ocse. Il riserbo degli Esteri è motivato sia da una diplomatica prudenza, sia dai richiami della Farnesina sulla fuga di notizie in passato. “L’accordo con l’Italia è questione di giorni – conclude il Segretario agli Esteri Mularoni – il Governo ha inoltre approvato tutta una serie di accordi sulle doppie imposizioni e per lo scambio di informazioni che saranno portati a casa entro settembre”.

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