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Accordo con l'Austria: la soddisfazione dell'esecutivo

27 nov 2004
Accordo con l'Austria: la soddisfazione dell'esecutivo
Una missione importante, con un risultato di grande spessore, ma soprattutto innovativa. L’esecutivo definisce così la visita ufficiale in Austria, conclusasi con la firma dell’accordo contro le doppie imposizioni fiscali e una proposta di collaborazione fattiva, da parte del Governo di Vienna, in campo turistico e finanziario. L’accordo sottoscritto fra Austria e San Marino è il primo firmato dalla Repubblica con un paese dell’Unione Europea dopo quello con l’Italia. 'La visita – spiega il Segretario alle Fianze Mularoni – ha creato i presupposti per un ulteriore sviluppo delle relazioni ma soprattutto gettato le basi per una rafforzata credibilità di San Marino nei confronti degli altri Paesi europei, con molti dei quali sono aperte trattative per la firma di accordi analoghi'. La prossima settimana i tecnici sammarinesi, ad esempio, saranno a Bruxelles per l’ultimo atto prima della firma politica sul documento d’intesa. Ma a tenere banco, oltre all’accordo, è la proposta ufficiale avanzata dal governo austriaco per la creazione sul Titano di un albergo con centro benessere, l’apertura di un istituto bancario e la casa da gioco. “E’ – spiega il segretario Mularoni – una proposta ufficiale che arriva da un governo, dunque assolutamente trasparente. Si tratta dell’opportunità – aggiunge – di collaborazione per lo sviluppo di un settore trainante per la nostra economia come quello turistico e in campo finanziario nel processo di internazionalizzazione delle nostre banche'. 'Il Governo austriaco – gli fa eco il Segretario all’Industria e Commercio, Felici – e non vari soggetti privati, ha inoltrato una proposta scritta, che non potremo mancare di esaminare con la massima attenzione, con il più ampio coinvolgimento sia delle istituzioni che delle categorie economiche e sociali del paese'. Felici ne approfitta per rispondere anche alle categorie che hanno lamentato la loro assenza nella missione. 'In primo luogo – dichiara – la delegazione è stata composta sulla base di quella austriaca che ha visitato il nostro paese nei mesi scorsi; e poi – aggiunge Felici – la composizione è stata illustrata a tutte le categorie economiche prima della partenza, non mi spiego le ragioni di una protesta tardiva”.
In merito alla proposta il governo sammarinese si limita a dichiarare quanto già affermato alle autorità austriache; e cioè che San Marino sta riconvertendo il proprio sistema economico, ricercando un modello di sviluppo più innovativo. 'Per questo – spiega l’esecutivo – serve un quadro complessivo di riqualificazione in un settore trainante come quello turistico. Solo all’interno di questo progetto – aggiunge – può eventualmente trovare collocazione la casa da gioco'. 'Ma sia ben chiaro – dichiara Felici – che San Marino non intende essere considerato un paradiso fiscale e neppure un paese che fonda la sua economia sul gioco d’azzardo”. “C’è una forte differenza rispetto al passato – puntualizza il segretario Mularoni – quando queste trattative si portavano avanti sotto i tavoli. Noi oggi – aggiunge – la collochiamo sopra il tavolo, alla luce del sole, al riparo da interesse privati di chicchessia. Non stiamo parlando – conclude – con faccendieri o interessi economici individuali, ma con un Governo, nella massima chiarezza e trasparenza”. Primo passaggio del confronto, lunedì all’apertura della sessione consigliare, con il riferimento in aula del Segretario berardi, impegnato in questi giorni a Detroit per le celebrazioni della comunità sammarinese.

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