Accordo con l'Ue, Beccari: "Ratifica nella seconda metà del 2024"
Dopo il riferimento del Segretario, dall'opposizione c'è chi chiede conto della possibile data delle elezioni
Il segretario agli Esteri, Luca Beccari, difende il lavoro svolto per informare i cittadini sull’Europa. Non si è mai arrivati in passato, spiega, a un livello di capillarità come quello attuale, con serate pubbliche, speciali tv, insieme a dibattiti periodici in Aula. Beccari risponde così a un tema - quello della trasparenza verso la cittadinanza - spesso ricorrente nel dibattito politico.
Il riferimento in Commissione Esteri: all’ordine dei giorno la proposta di linee guida per l’implementazione dell’Accordo. L’obiettivo è un documento programmatico da sottoporre all’approvazione del Consiglio. Tra le questioni: l'aggiornamento delle normative, i cambiamenti in tema di pubblica amministrazione, giustizia, enti, authority e così via. Da Beccari la richiesta di agire con “lucidità”. “San Marino – dice - sopravviverà anche senza accordo. Ma sarà sempre più difficile pensare a una prospettiva per il Paese”. Dalla maggioranza, la Dc difende le iniziative che si stanno portando avanti per informare i cittadini. Per Gerardo Giovagnoli (Npr), ci deve essere un’azione corale per informare il Paese. C'è poi chi si dice favorevole a un referendum, come Domani Motus Liberi. Tra le opposizioni, Rete chiede a che punto siamo negli adempimenti tecnico-amministrativi per la firma e la ratifica dell’accordo. “La ratifica molto difficilmente avverrà prima del secondo semestre 2024”, anticipa Beccari. Repubblica Futura invita l’Aula a trovare la sintesi con un documento. Possibilità accolta da Beccari che, ora, guarda al confronto in Consiglio.
Non passa inosservata, tra i commissari, una dichiarazione del segretario che - in merito alla visita il 1 aprile del Presidente del Parlamento andorrano e a un possibile incontro con i commissari - parla dell'ipotesi di trovarsi già, in quella data, in una fase di ordinaria amministrazione. A quel punto l'opposizione chiede quando si terranno le elezioni, ma Beccari chiarisce che le sue affermazioni erano, in sostanza, di tipo organizzativo, per tenere in considerazione tutti gli scenari.
Diversi i temi in Comma Comunicazioni, a partire dalle polemiche sull’evento curato da Alleanza Riformista con i neo-cittadini sammarinesi. Le opposizioni tornano a chiedere come siano stati ottenuti i dati dei cittadini invitati. Risponde Maria Luisa Berti: è “fuori luogo” accusare un Segretario di Stato (il segretario agli Interni, nda) solo perché appartiene alla forza politica che ha promosso l’iniziativa. “C’è la volontà di colpire le persone”, sostiene. "Saranno fornite - assicura - tutte le dovute risposte". “Se vogliamo giocare allo sfascio e al bersaglio, allora bisognerebbe farlo a 360 gradi, su tutti”, rilancia Berti che cita le storture del passato come il fenomeno del voto di scambio. Sostegno alle parole di Berti, in Aula, anche da Denise Bronzetti, componente di Ar e presidente della Commissione.
Tra le questioni al centro: la guerra in Medio oriente. Libera si sofferma sul suo ordine del giorno per un cessate il fuoco: un testo che punta all'attivazione dei canali diplomatici affinché San Marino si faccia promotrice di una conferenza internazionale di pace, da organizzare in un Paese europeo. Beccari invita allora i partiti a trovare una convergenza, per un odg condiviso.
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