Slitterà la visita del ministro degli esteri italiano, Gianfranco Fini, prevista per giovedì mattina. L’ambasciatore d’Italia a San Marino, Fabrizio Santurro, lo ha comunicato al Governo sammarinese presentando una lettera nella quale il ministro Fini spiega le ragioni: una riunione anticipata del Consiglio dei Ministri, che anziché venerdì, per impegni sopraggiunti del Presidente del Consiglio, dovrà tenersi proprio giovedì. Fini, che rientrerà mercoledì sera dall’estero, non potrà mancare vista l’entità dell’Ordine del Giorno. Di qui la necessità di spostare la data della sua venuta sul Titano. Uno slittamento che ha creato anche qualche imbarazzo alla Farnesina, che aveva organizzato tutta la visita e comunicate ufficialmente le date. Un incidente di percorso, così è stato definito, che non mette però in discussione la volontà di compiere la visita e di procedere alla firma del tanto atteso accordo di cooperazione economica. Questo, infatti, il fine della trasferta sammarinese del responsabile politico della Farnesina. Un testo, quello che dovrà essere firmato, che fissa una serie di punti nelle relazioni bilaterali fra i due paesi, e che sarà oggetto di discussione nella sessione del consiglio grande e generale che si aprirà mercoledì mattina. Fra gli aspetti che saranno regolamentati dall’accordo ci sono le questioni in materia bancaria e finanziaria, sui trasporti, l’uso dell’aeroporto di Rimini San Marino, l’utilizzo dei porti italiani per le imbarcazioni immatricolate a san Marino, la collaborazione nell’ambito della ricerca universitaria, in campo turistico e sanitario, solo per citarne alcuni. Il famoso articolo 12 – spiega il Segretario Berardi – si propone tre obiettivi principali: la normalizzazione dei rapporti conflittuali, l’attenuazione degli effetti dell’accordo contro le doppie imposizioni fiscali, un ridotto carico fiscale per rilanciare l’economia.
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