Accordo Rete-Dc, Repubblica Futura: “Era già tutto deciso”
Repubblica Futura parte dalle dichiarazioni di Giancarlo Venturini della DC sulla “certezza di una sintonia fra PDCS e DIM” per ribadire: “In campagna elettorale abbiamo cercato di dire ai cittadini la verità: l'asse DC-Rete era consolidato ben prima delle elezioni”. Si rivolge soprattutto a Rete: “forza nata per rompere gli schemi e lottare contro il partito-stato – dice – da Rete mai una voce sulle responsabilità del partitone, sui legami di un membro Dc della commissione d'inchiesta sul CIS e la proprietà di quella banca. Sono passati dal portare le arance in carcere ai democristiani allo spartirsi le poltrone con i loro ex scudieri e tutto nel silenzio di via delle Scalette”. Si rivolge agli elettori di Rete: “si trovano un governo già fatto e non ne conoscono neppure il programma – scrive RF – rimanendo aperte le incognite sui temi principali: presa d'atto dei due giudici d'appello, associazione UE, riforme e settore bancario”.