Accordo tra Italia e San Marino in materia universitaria: cosa prevede
Una firma che eleva di molto il valore della nostra università, poiché diventa autonoma sotto tutti gli aspetti. E non è un caso che ciò avvenga a due giorni dalla visita in Repubblica del Ministro Romani, latore di buone notizie specie sul parco scientifico-tecnologico. L’accordo sancisce la reciprocità nel riconoscimento dei titoli di studi universitari rilasciati dai due Paesi. Finora solo titoli congiunti, derivanti cioè da convenzioni stipulate tra atenei. Adesso, invece, a quelli sammarinesi viene riconosciuto un proprio valore legale. L’accordo lega l’università del Titano con 55 istituzioni italiane tra università, politecnici, istituti universitari, statali e non statali. Tra queste: Bologna, Modena, Ferrara, Firenze, Ancona, ma anche le principali di Milano e Roma. Va da sé che agli studenti che intendano proseguire a San Marino gli studi avviati in Italia, o viceversa, possano essere riconosciuti, in modo reciproco, certificati, periodi di studio ed esami sostenuti, purché giudicati equipollenti dall’istituzione di accoglienza. Chiunque consegua la laurea in una delle università aderenti all’accordo è dunque autorizzato a fregiarsene nell’altro Stato. L’accordo, infine, non implica l’abbandono delle convenzioni interuniversitarie per corsi di studio con il rilascio di titolo finale congiunto, anzi favorisce tale pratica in armonia con la rispettiva legislazione delle parti.
s.p.
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy