Accordo UE: Beccari entra nel dettaglio, per la prima volta in seduta pubblica
Cosa cambia su sistema finanziario, energia, lavoro, residenze. Prevista una clausola generale di salvaguardia che prevede la "disapplicazione" di un certo comparto in caso di gravi conseguenze economiche
Fine Febbraio, primi di Marzo: è la probabile finestra temporale per la firma dell'Accordo di Associazione con l'Unione Europea. Dopo le anticipazioni delle ultime settimane lo ha confermato in Commissione Esteri il Segretario di Stato Luca Beccari che ha anche proposto , ottenendo il consenso dei commissari, di riferire in seduta pubblica sulla recente conclusione dei negoziati, anziché – come previsto – in “segreta”, così da evitare qualunque speculazione. Le tempistiche delle elezioni europee di giugno e di quelle 'politiche' anticipate in Repubblica – probabili tra fine maggio e giugno – potrebbero determinare oscillazioni di qualche mese per la ratifica da parte dell'UE, mentre a San Marino l'Accordo – ha spiegato Beccari – potrebbe essere votato in Consiglio Grande e Generale, anche se il Governo – in vista dell'appuntamento elettorale – fosse in ordinaria amministrazione. Entrando nel dettaglio il Segretario agli Esteri ha riferito che, su aspetti come il sistema finanziario, l'adeguamento di San Marino sarà in diverse fasi in ambito prettamente bancario, mentre per i fondi d'investimento l'allineamento sarà più veloce. Sul fronte energia potrà restare il monopolio pubblico dell'Azienda Servizi fino al 2030 e sarà anche prorogabile. Si risolverà completamente – ha aggiunto Beccari - il problema del cumulo dei contributi pensionistici per tutte le professioni che ad oggi, per esempio, ostacola l'attrattività di San Marino per i medici italiani. Sulla libera circolazione dei lavoratori, dopo la recente riforma, le regole sono già allineate mentre sulla libera circolazione delle persone – che si baserà su un sistema di quote – Beccari ha detto che si apre inevitabilmente il tema della revisione della normativa sulle residenze ed è una opportunità da cogliere perché attualmente esistono troppe tipologie. Su tutto l’accordo – ha precisato il Segretario agli Esteri - vale una clausola generale di salvaguardia che prevede la disapplicazione di un certo comparto, in caso di gravi conseguenze economiche. Il dibattito tra le forze politiche, avviato nel pomeriggio, proseguirà venerdì prossimo quando la Commissione tornerà a riunirsi ed anche la prossima settimana quando in Consiglio Grande e Generale ci sarà un nuovo riferimento del Segretario di Stato Beccari al termine del quale sarà votato verosimilmente un ordine del giorno su cui si cercherà la massima condivisione, anche su aspetti estremamente delicati, come l'eventuale referendum.
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