DOSSIER EUROPA

Accordo Ue, le opposizioni chiedono la convocazione urgente di commissioni esteri e finanze

Dopo la lettera a Bruxelles dei presidenti di tre organismi regolatori europei preoccupazione a San Marino ed Andorra. A Monaco, pochi giorni fa, visioni divergenti sull'Associazione all'Europa, tra Parlamento e Ministro di Stato

Tutta l'opposizione chiede la riunione congiunta d'urgenza delle commissioni esteri e finanze per un riferimento del Governo, sul caso della lettera dei presidenti di tre organismi regolatori Ue alla Commissione Europea, sul rischio riciclaggio – e non solo – insito, a loro parere, nell'accordo di Associazione con San Marino, Monaco e Andorra. La lettera ha creato una certa preoccupazione anche perché i prossimi dovranno essere mesi decisivi per raggiungere l'obiettivo, più volte confermato dalla Commissione e dal Governo sammarinese di concludere il negoziato entro l'anno o al più tardi nei primi mesi del 2024, prima della conclusione della legislatura europea.

La lettera dei presidenti dei tre organismi regolatori Ue fa discutere anche nel Principato di Andorra: fonti dell'esecutivo (citate dal sito Andorra Difusiò) hanno riferito che la prossima settimana discuteranno la questione con la Commissione europea e vogliono parlare anche con le autorità di regolamentazione, ritenendo ingiusta la loro accusa. Le stesse fonti assicurano inoltre che Andorra ha fatto il suo dovere nella lotta contro la criminalità finanziaria e dovrebbe essere vista come un partner piuttosto che come un rischio. Il partito d'opposizione “Andorra Endevant” si è spinto addirittura a chiedere lo stop ai negoziati con Bruxelles.

Dal Principato di Monaco, al momento, nessuna reazione ufficiale sulla famigerata lettera, ma circa due settimane fa il parlamento monocamerale ha diramato un comunicato, affermando che non è ancora stato dimostrato l'interesse nel fare l'accordo di associazione con l'Ue, in contrasto con il Ministro di Stato Pierre Dartout secondo il quale, invece, l'accordo è una necessità. Il Segretario agli Esteri Luca Beccari già martedì aveva espresso la volontà di un chiarimento sull'orientamento della Commissione, dopo la lettera critica degli organismi regolatori e se non prima l'occasione potrebbe essere il prossimo round negoziale a Bruxelles previsto il 18 settembre.

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