Accordo Ue: lettera critica alla Commissione dai presidenti di tre autorità regolatorie
Paventati rischi di riciclaggio con rapporti finanziari più stretti con Monaco, San Marino e Andorra. Segretario agli Esteri Beccari: "Siamo stupiti. Inaccettabile essere etichettati su fenomeni del passato". Il 18 settembre il prossimo round a Bruxelles
A pochi mesi dalla possibile firma dell'Accordo di Associazione con l'UE, attesa entro il 2023 o all'inizio del prossimo anno, i presidenti delle autorità europee di vigilanza su banche, mercati finanziari e assicurazioni, hanno scritto una lettera alla Commissione per metterla in guardia sui rischi di riciclaggio di denaro derivanti da rapporti finanziari più stretti con Monaco, San Marino e Andorra. La notizia è stata pubblicata su “Politico.eu” e su un altro sito specializzato in anti-riciclaggio. “Sicuramente – commenta il Segretario di Stato agli Esteri Luca Beccari – questa notizia di stampa, ci ha lasciato abbastanza stupiti, nel senso che il percorso che stiamo facendo, compreso il tema dei servizi finanziari – per quanto non sia ancora stato discusso sulla base di una bozza di proposta della Commissione - si basa su presupposti completamente differenti. Chi scrive questo, probabilmente, non è consapevole dell'inquadramento che già oggi San Marino, Monaco e Andorra hanno, nel quadro europeo, a livello di servizi finanziari. San Marino, per quanto ci riguarda, non rappresenta un elemento di vulnerabilità oggi e non vedo come potrebbe esserlo domani, in un quadro di vigilanza europea integrata”.
Per il 18 settembre, intanto, è in programma la prossima tornata negoziale a Bruxelles e Beccari è fiducioso sui progressi nell'accordo, nonostante la lettera 'critica' alla Commissione dei presidenti delle tre autorità regolatorie: “Sinceramente credo che (la lettera, ndr) non sia di ostacolo ma occorre sempre puntualizzare gli sforzi che ha fatto San Marino negli ultimi anni e non è più accettabile essere etichettati sulla base di paure che forse trovano ancoraggio in fenomeni del passato che oggi non si verificano più. San Marino ha pagato un dazio molto importante in termini di conformità agli standard negli anni e non ha ricevuto niente in cambio. Oggi siamo una piazza finanziaria ed economica competitiva ma trasparente. Ce ne deve essere dato atto e un chiarimento su questo punto sarà assolutamente necessario”.
Nel servizio il commento del Segretario agli Affari Esteri Luca Beccari, in videogallery l'intervista integrale
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