Acquaviva: il governo dice no all'invito della Giunta di Castello

Grazie no. Anzi doppio no. Sulla telefonia mobile, spiega il governo, già a maggio abbiamo dato informazioni molto precise con il coinvolgimento dei tecnici, sulla necessità di realizzare un impianto di altezza importante per minimizzare l'impatto sulla salute della popolazione. E' stata anche spiegato il motivo per cui è necessario ubicare l'impianto in quella specifica zona del castello e la mancanza di alternative concrete. Non è chiaro quindi – rimarca la nota - quali ulteriori spiegazioni servirebbero rispetto a quanto già detto e quali alternative vengano evocate da chi non si trova d'accordo con l'installazione. La Giunta di Castello, ricorda l'Esecutivo, l'8 luglio 2016 aveva dato il proprio parere favorevole all'installazione dell’impianto fatto in quel modo e in quella specifica posizione. Questo governo ha ereditato una scelta fatta: la delibera è datata 9 luglio 2016 e a partire da quella data sono state avviate tutte le procedure per la costruzione, in primis gli appalti. Abbiamo fatto quello che si poteva fare, insistono i Segretari di Stato, in particolare trovando soluzioni tecniche per abbassare l'altezza dell’impianto e ridurre l'impatto ambientale della installazione. E così avverrà anche negli altri Castelli della Repubblica. C'è spazio anche per la Cartiera. Nessuna novità preoccupante, scrive il Governo. Nulla è cambiato rispetto alla situazione preesistente se non una correzione tariffaria proposta dall’Autority per l’energia in considerazione dell’aumento determinato dal carico inquinante dei reflui della cartiera Ciacci. Lo stabilimento ha chiesto di potersi adeguare alle norme installando un depuratore. Il Comitato Tecnico Scientifico ha respinto il progetto e questo rende impossibile alla Cartiera mettersi in regola. Perciò l’Autority per l’Energia, che è l’unico ente abilitato a definire le tariffe per le acque reflue, ha deciso di ridurre parzialmente l'importo massimo applicato. Per l’adozione di un impianto di cogenerazione e l’incapsulamento dell’opificio, nulla cambia vista la mancanza di regolamenti e il fatto che il Piano Particolareggiato in vigore ne impedisce la realizzazione. Il governo porterà il confronto pubblico sulle antenne in tutti i Castelli, nel corso delle prossime settimane e si augura che "la cittadinanza giudichi sempre sulla base di informazioni reali, senza idee precostituite e senza strumentalizzazioni politiche".

Sonia Tura


Cittadini in protesta sul Pianello: "Un no segno della mancanza di dialogo"
Rammarico per la decisione dei segretari Michelotti e Zafferani dai cittadini del castello di Acquaviva: “Un rifiuto di confrontarsi – scrivono in una nota – che conferma la mancanza di un vero dialogo della politica con la popolazione”. Al contempo, annunciano una manifestazione di protesta sul Pianello, in concomitanza con i lavori del Consiglio Grande e Generale.

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