Adesso.sm: sette Segretari di Stato e valorizzazione delle opposizioni. "Con noi il cambiamento"

Con noi, il cambiamento. Con gli altri, la restaurazione. Si può riassumere così il messaggio lanciato da Adesso.sm. Nella prima conferenza stampa post voto, la coalizione affila le armi. C'è curiosità sull'ipotetica squadra di Governo. Nessuna anticipazione, al momento, sui nomi. La novità riguarda i numeri: i Segretari di Stato saranno sette, scelti non sulla base alle preferenze ma delle competenze.
“Crediamo di potere vincere”, dice Marco Podeschi, che invita i cittadini a recarsi alle urne. Da subito l'abrogazione del raddoppio del finanziamento ai partiti. Verrà inserito – assicura Adesso.sm - nella prima legge di Bilancio. Riduzione dei costi ma anche recupero dei crediti monofase dello Stato colpendo i patrimoni di chi ha causato i debiti. Mano tesa, poi, alle opposizioni. “C'è uno strappo nel paese che va ricucito prima di impostare il nuovo modello”, spiega Luca Santolini. Si guarda all'avvio di un confronto permanente in cui parlare di passaggi come la Reggenza di Garanzia. Si pensa anche ad uno Statuto delle opposizioni e alla possibilità di affidare alla minoranza la presidenza di commissioni come l'antimafia. Al contempo si taglieranno quelle inutili. Nel ballottaggio l'ago della bilancia la faranno gli elettori di Democrazia in Movimento. Adesso.sm ricorda battaglie comuni che qualcuno, forse, ha dimenticato. E a chi, numeri alla mano, fa notare quanti seggi perderebbero Rete e San Marino insieme, Adesso.sm non ha dubbi: il ragionamento sulle poltrone è da vecchia politica.
Nel servizio l'intervista a Enrico Carattoni.

Monica Fabbri

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