Affitti a San Marino, Rete: "Raggiunti livelli insostenibili"
L'opposizione chiede ora risposte al Governo e interventi concreti nella prossima finanziaria per garantire il diritto all’abitare.
Il mercato degli affitti a San Marino ha raggiunto livelli insostenibili, con annunci che offrono piccoli appartamenti a cifre tra i 900 e i 1.100 euro al mese. Lo scrive, in una nota, Rete, che lamenta come a fronte di stipendi medi di 1.500-1.800 euro, la situazione sia sempre più difficile. In particolare ad essere penalizzati sono i giovani lavoratori, che spesso rinunciano alla propria indipendenza o sono costretti a cercare casa fuori dai confini, come a Cerasolo, dove i costi sono più accessibili.
Un gruppo di lavoro ha recentemente riscoperto una legge del 1995 che prevede un’imposta speciale sugli immobili di proprietà delle società e lasciati vuoti: questa normativa, se applicata, potrebbe aumentare l’offerta di appartamenti disponibili, calmierando i prezzi. A settembre, è stato presentato un emendamento per attivare la legge, ma la proposta è stata respinta dal Segretario Ciacci e dalla maggioranza, lamenta Rete.
L'opposizione chiede ora risposte al Governo e interventi concreti nella prossima finanziaria per garantire il diritto all’abitare. Il gruppo annuncia che continuerà a spingere per la regolamentazione degli affitti, l’applicazione della legge sugli immobili sfitti e una revisione delle residenze atipiche, criticando chi, in campagna elettorale, aveva promesso di risolvere il problema.
[Banner_Google_ADS]