Alessandro Cardelli (Pdcs): “i giovani protagonisti del futuro di San Marino”
“Crisi, una parola che riecheggia tristemente sulla bocca di ogni sammarinese in questi giorni. Una crisi che ci ha toccato in ogni ambito, in primis economico ma anche di valori e in particolare di sfiducia nei confronti della politica.
In un clima dove di prospettive se ne scorgono poche e a volte la rassegnazione prevale sulla speranza – aggiunge Cardelli – la crisi deve essere battuta e presa come un motivo di rilancio e di occasione, l’inizio di un nuovo progetto. Alla base di tutto ci deve essere un importante cambiamento che coinvolga l’intero sistema e preveda un nuovo modello economico che va ricostruito, sotto un importante aspetto: lo sviluppo.
Il problema numero uno oggi a San Marino, si chiama lavoro, in particolare lavoro per noi giovani. Per ripartire il nostro paese deve tornare a essere competitivo, deve ricominciare ad attrarre investimenti, cercando di sostenere e incentivare i settori che da sempre hanno trainato l’ economia sammarinese secondo il principio del rispetto della legalità, della trasparenza e dell’ internazionalizzazione, dunque: turismo, che guardi al rilancio del centro storico e del territorio, il commercio, da sempre volano della nostra economia, l’ industria, deve puntare sull’eccellenza e sulla ricerca, l’artigianato, fonte di tradizioni e storia, il sistema bancario e finanziario, che andrà ricostruito su parametri differenti e infine l’università, come ho sempre sostenuto, infatti, investire sui giovani è l’ obiettivo prioritario di una società che vuole crescere.
Allo stesso tempo bisognerà guardare alla creazione di una futura classe dirigente interamente sammarinese, aiutando quindi i giovani che vogliono andare a formarsi e crescere all’ estero. Dunque una nuova visione della politica, che deve finalmente iniziare a ragionare su una programmazione pluriennale che veda al centro il singolo, potenziando quindi la sinergia tra il mondo della scuola e mondo del lavoro, senza trascurare l’ importanza che riveste il settore pubblico nella nostra economia, che sicuramente va aiutato in un processo di riorganizzazione, sburocratizzazione, potenziamento delle risorse informatiche e delle lingue straniere sempre in un’ottica che ricerchi la massima efficienza e competitività.
Il mio impegno dunque – dice Cardelli - è proprio quello di dimostrare con i fatti, perché di parole in questi giorni ne ho sentite tante, che un cambiamento oggi è possibile, e chi critica i giovani che si impegnano in politica in maniera attiva nei cosiddetti partiti tradizionali di essere legati alla vecchia politica, credo si sbagli. La nostra azione politica deve essere finalizzata a superare vecchie logiche e personalismi, e rivolta invece ad ascoltare i problemi dei cittadini per poi trovare risposte e costruire. Il ruolo dei giovani che s’impegnano in politica oggi è proprio quello di aiutare il nostro paese con lo strumento più importante che abbiamo, l’entusiasmo, le idee e le proposte, cercando di essere uniti con un unico obiettivo, quello di aiutare il nostro paese a cambiare e quello di dimostrare a partire dalla prossima tornata elettorale che i giovani sammarinesi possano essere i fautori di un cambiamento che non sia solo anagrafico, ma sostanziale nel modo di fare politica, che i giovani sammarinesi possano diventare gli attori di oggi per poi essere i protagonisti del domani”.