Il 24 agosto del 1991 il parlamento ucraino dichiarò l’indipendenza con un referendum di conferma e le prime elezioni democratiche della storia del Paese, per anni satellite dell’unione sovietica. Un anno prima, nel luglio del 1990 aveva proclamato la nascita della Repubblica. Da allora nella giovane democrazia la stabilità politica ha subito diversi scossoni ad iniziare dai risultati delle elezioni presidenziali dell’autunno 2004 sospese dalla Corte Suprema dopo proteste popolari. Elezioni ripetute nel dicembre dello stesso anno con la vittoria del riformista Juscenko. Un altro passo verso la democrazia nel 2006, con l’elezione di tutti i 450 membri del parlamento scelti con il sistema proporzionale. Il voto del 17 gennaio segna un’altra tappa della dinamica politica del paese che registra ancora una elevata conflittualità tra gli schieramenti filo occidentali e quelli filo russi e di uno stallo istituzionale tra esecutivo e presidente della Repubblica. E in questo caso, come per altre giovani democrazie, l’Osce invia osservatori, incaricati di vigilare sul corretto svolgimento delle consultazioni elettorali. Per San Marino presente Alessandro Rossi, consigliere di Sinistra Unita, membro della delegazione sammarinese dell’assemblea dell’Osce. La sua delegazione, 17 osservatori e 12 paesi membri, ha il compito di monitorare tutte le fasi del voto in Crimea.
Myriam Simoncini
Myriam Simoncini
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