E’ stato affidato al partito di maggioranza relativa, come da prassi, il mandato esplorativo per sondare la possibilità di formazione di un nuovo governo. La Reggenza ha affidato l’incarico impegnando i rappresentanti del PDCS a ritornare a Palazzo Pubblico venerdì pomeriggio alle 17 e 30 per sciogliere la riserva e chiedere il mandato ufficiale. Una prassi, quella di affidare il mandato alla DC sulla quale nessuna delle forze politiche ha avanzato obiezioni. Una decisione arrivata al termine di una lunga giornata di consultazioni, aperta dalla delegazione del Partito Socialista Nuova San Marino che ai Capi di Stato ha espresso preoccupazione per la situazione politica e ribadito la convinzione che l’unica scelta debba essere quella delle elezioni anticipate. Critici sul governo che sta per nascere, i rappresentanti del Partito Socialista Nuova San Marino hanno dichiarato la loro disponibilità a lavorare per la definizione di una nuova legge elettorale. Dubbi e perplessità sull’intesa a tre sono stati esternati anche dai Popolari Sammarinesi, che alla Reggenza hanno confermato la loro opinione: il ricorso immediato alle urne per un governo votato dagli elettori. E’ arrivato il momento– hanno dichiarato – di fermare i giochi della politica”. Per i rappresentanti di Alleanza Nazionale la situazione politica è confusa e quello che sta per formarsi non è un governo straordinario. Siamo assistendo – hanno detto alla Reggenza – ad una lotta per le poltrone. Anche AN chiede elezioni anticipate, come del resto hanno fatto gli esponenti dei Sammarinesi per la Libertà che esprimono preoccupazione anche per le ripercussioni della crisi politica sul sistema economico. Siamo però disposti – hanno detto alla Reggenza – a portare il nostro contributo ad una riforma della legge elettorale, qualora si indichi un percorso preciso, nella massima trasparenza. Anche la delegazione di Rifondazione Comunista, ha manifestato ai Capitani Reggenti le proprie perplessità sulle prospettive che si stanno delineando. I comunisti hanno chiesto tempi rapidi per risolvere la crisi, il Paese – hanno detto – ha di fronte troppi problemi irrisolti. Problemi indicati anche dalla delegazione di Alleanza Popolare che si è detta soddisfatta per l’apertura di una crisi che consentirà di fare chiarezza. Rimarcato il ruolo tenuto per la ricerca di un’intesa, confermata la richiesta di elezioni anticipate come unica soluzione percorribile. Diverso il tono della delegazione del partito dei democratici, che alla Reggenza ha ricordato le tappe che hanno portato alle convergenze per un governo straordinario, capace di imprimere – hanno detto – una svolta significativa. Le intese si sono raggiunte, ma sulle cose da fare, gli obiettivi del nuovo esecutivo. Restano da risolvere alcune questioni sulle quali ci si confronterà anche venerdì. Rimarcato l’accento sulla ricerca di un deciso rinnovamento Impostazione confermata dal partito socialista che ha sottolineato come l’ampio dibattito di questi ultimi tempi abbia consentito di sviscerare tutti gli aspetti della crisi di maggioranza come pure degli obiettivi che il governo straordinario intende porsi, Le condizioni – ha spiegato la delegazione socialista – riteniamo ci siano per chiudere questa fase e aprirne una nuova.
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