Alla Festa della Dc le relazioni internazionali protagoniste nell'ultimo dibattito
È il tema del momento a chiudere i dibattiti alla Festa dell’Amicizia: Gli accordi internazionali: cosa perde e cosa guadagna San Marino. Un argomento che vede rispondere una vasta rappresentanza del congresso di stato. Soprattutto il segretario Mularoni. Snocciola le possibilità per la nostra economia una volta siglati quelli con l’Italia. La possibilità di attrarre investimenti di multinazionali con regole certe, in quel regime di trasparenza imposto dall’ Europa. La polemica dell’opposizione, rappresentata dal solo Claudio Felici, torna anche sul palco di Serravalle. Dalla segretezza imposta dal governo ai testi in discussione con Roma, al timore, che nelle righe di quegli accordi le nostre imprese sane non possano più lavorare come prima. Un tema su tutti l’esterovestizione. I rappresentanti dell’ esecutivo rassicurano: è lo stesso modello Ocse, alla base dell’intesa in materia di collaborazione finanziaria, a riscrivere le regole per le aziende che hanno stabile organizzazione in un territorio. Nessun timore, quindi, se non maggiore certezza di rispondere agli attacchi della finanza italiana. I segretari Podeschi, Casali, Marcucci e Berardi ribadiscono che settembre sarà un mese cruciale: sia nel rapporto con l’Italia, sia nel superamento della procedura rafforzata del Moneyval che nella soluzione della vicenda Delta. Fronte comune da governo e opposizione alla campagna diffamatoria contro il Paese portata avanti dalla stampa italiana. Gli attacchi arrivano da tutti i fronti, ma bisogna rispondere facendo muro e soprattutto spingendo rappresentanti istituzionali a ottenere le miglio condizioni possibili nella trattativa. Nel corso della serata spunta anche il tema matrimoni, dopo la notizia dell’aumento in territorio delle unioni tra italiani e stranieri in seguito all’ impossibilità di farlo in Italia per la legge sulla sicurezza del ministro Maroni. “Noi richiediamo precisi requisiti a chi si vuole sposare a San Marino – spiega il Segretario Mularoni – gli stessi dal 1986. E’ l’Italia ad aver cambiato le regole per i suoi cittadini".
Giovanna Bartolucci
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